Enzo Grenno e lo sport: “Indietro da sempre con gli impianti, un grande progetto per il Bacigalupo e un nuovo palasport”

  • Postato il 23 novembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Enzo Grenno

Savona. Enzo Grenno e lo sport: le manifestazioni che organizza, la sua lunga esperienza, il contributo che lo sport potrebbe dare allo sviluppo di Savona e della sua provincia. L’uomo ha idee decise, alcune coltivate da decenni. Proviamo a tirargliele fuori.

– Grenno, cominciamo dall’attualità. L’Half Marathon è stata particolarmente sfortunata per via dell’allerta meteo, ma lei ha già programmato il recupero.

Si, la faremo il 29 marzo mentre l’edizione successiva, la dodicesima, sarà il 15 novembre. Questo significa per noi un notevole esborso economico, ma per fortuna possiamo contare soprattutto su sponsor che ci supportano”.

– I numeri e la qualità dei partecipanti sono da record.

“Ci siamo fermati a 1800 iscrizioni, il 50 per cento in più rispetto all’anno scorso, con 20 top runner e le tre gare perfettamente integrate. Abbiamo modificato il percorso di partenza e coinvolto le due Albissole, con un panorama che difficilmente si può trovare altrove e di conseguenza un forte legame con la promozione turistica anche grazie al clima. Siamo anche riusciti a ridurre al minimo le chiusure delle strade, uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati”.

– Parlando più in generale di sport, quale pensa possa essere il beneficio per l’economia e lo sviluppo di città e provincia?

Siamo sempre stati indietro in tema di impiantistica, e non parlo dei giorni nostri o almeno non solo. Ai tempi della mia presidenza del Savona Calcio c’era la possibilità di un accordo con il Torino, per rifare il Bacigalupo a costo zero per il Comune, ma tutto si fermò. Una cosa ignobile. Oggi so che l’amministrazione comunale ha progetti da portare avanti e mi auguro che ci riesca”.

– Lei incontra problemi nel suo ruolo di organizzatore?

Certamente, ma in un modo o nell’altro si risolvono. Tornando agli argomenti più generali, credo che sport e turismo debbano essere strettamente collegati”.

– È vero che ci fu la possibilità di trasformare il Bacigalupo in un velodromo?

“Si, era un’idea molto cara a Nanni De Marco. Federazione e Coni erano pronti a finanziare quel progetto, ma neppure quella volta ci riuscimmo. Troppo spesso Savona è così”.

– Se lei avesse la possibilità di realizzare un progetto, a quale penserebbe?

“Gliene dico due. Ovviamente la ristrutturazione del Bacigalupo, con il problema della zona esondabile risolvibile come è accaduto a Vado per il Molo 884, cioè con una sopraelevazione. Poi bisogna pensare a un palasport, un vero palasport perché il nostro ha purtroppo una capienza troppo ridotta, 200 persone sedute”.

– Lei è referente della RCS da 28 anni, presto sarà presentato il Giro d’Italia. Speranze per la Liguria?

Mancano pochi giorni, meglio aspettare, ma credo di poter dire che la Liguria avrà due partenze e due arrivi, con molte zone attraversate e il coinvolgimento delle bici elettriche. I girini torneranno in Liguria”.

Enzo Grenno, insomma, è una risorsa importante per Savona, avendo la capacità di fare sistema.

Autore
Il Vostro Giornale

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