Aggressione a sindacalisti ex Ilva, Genova diventa terreno di scontro tra i vertici Cgil e Uil
- Postato il 7 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Genova diventa terreno di scontro tra i vertici nazionali di Uil e Cgil dopo l’aggressione di due sindacalisti e delegati della Uilm da parte di alcuni lavoratori ex Ilva aderenti alla Fiom.
Come già raccontato su Genova24, presente sul posto, l’aggressione è arrivata in un momento di altissima tensione. La Uilm aveva infatti deciso di non aderire allo sciopero dei metalmeccanici del 4 dicembre, ma nel corso dell’assemblea organizzata davanti alla portineria dello stabilimento, il 5 dicembre, alcuni delegati e sindacalisti della sigla si sono avvicinati. Gli operai della Fiom, da giorni sulle barricate per il futuro dello stabilimento genovese, li avrebbero invitati ad andarsene per poi inseguirli e aggredirli.
Secondo quanto riportato dai vertici della Uil, i feriti sono il segretario generale della Uilm Genova Luigi Pinasco, raggiunto da alcuni pugni e una testata, e il segretario organizzativo Claudio Cabras, colpito al petto a una gamba. Entrambi sono andati al pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi per il referto.
Il gelo tra i due sindacati si è manifestato attraverso le parole a distanza dei rispettivi leader. Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, ha parlato di “attacco squadristico”, sostenendo di condannarlo fermamente: “La stessa condanna ci aspettiamo da parte della Cgil e della Fiom. Se ci sono diversità di vedute e si aggredisce, si rischia di rasentare il terrorismo”.
Anche il segretario generale della Uil, Rocco Palombella, aveva parlato di “atti terroristici che nulla hanno a che vedere con le azioni che un sindacato che difende persone dovrebbe tenere. Pur nelle divergenze, il sindacato ha sempre dimostrato grande responsabilità su questa vertenza a livello nazionale. Pertanto ci aspettiamo una ferma condanna da parte della Fiom e di tutte le Istituzioni presenti”.
La Cgil aveva risposto subito, ma non proprio come richiesto. In una nota congiunta del leader Maurizio Landini e del segretario generale della Fiom Michele De Palma, i due hanno sottolineato che “il forte clima di tensione al presidio sindacale Bisogna fare attenzione, perché la democrazia non si difende con le aggressioni. Se ci sono diversità di vedute e si aggredisce si rischia di rasentare il terrorismonon può essere in alcun modo strumentalizzato né tanto meno irresponsabilmente associato al terrorismo. La Fiom e la Cgil si sono sempre battuti contro il terrorismo e per affermare la democrazia, anche a costo della perdita della vita come accaduto proprio all’ex Ilva di Genova al nostro delegato Guido Rossa”.