Addio voli last minute, gli aerei saranno sempre più pieni nel 2026

  • Postato il 23 dicembre 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Chi viaggia spesso lo sa: negli ultimi anni, acquistare i voli last minute a prezzi sorprendentemente bassi sta diventando più difficile e, dal 2026, diventerà una cosa sempre più rara. I cieli del futuro saranno molto affollati e, di conseguenza, gli aerei voleranno con pochissimi posti liberi, soprattutto nei periodi e sulle rotte più richieste. Una buona notizia per le compagnie aeree, un po’ meno per chi ama improvvisare.

Secondo gli ultimi dati, infatti, l’anno prossimo il settore raggiungerà il record del tasso di riempimento dei voli con la vendita dell’83,2% dei sedili.

Perché trovare un volo last minute sarà sempre più difficile

Le previsioni per il prossimo anno parlano chiaro: il settore dell’aviazione si avvia verso un nuovo record di riempimento dei voli. In media, oltre otto sedili su dieci saranno occupati, una percentuale mai raggiunta prima su scala globale. In pratica, significa che ci sarà meno margine per le offerte last minute e maggiore competizione tra passeggeri, soprattutto nei momenti di punta.

Seppur stia crescendo la voglia di viaggiare fuori stagione, l’estate resta ancora il periodo più critico. Tra metà luglio e metà agosto, quando la maggior parte dei viaggiatori europei comincerà a volare verso il mare o le grandi capitali, partire senza prenotazione anticipata diventerà una scommessa rischiosa. Le compagnie low cost, già oggi abituate a lavorare con aerei quasi pieni, continueranno a spingere su questo modello. Su alcune tratte, molto probabilmente, la disponibilità residua sarà minima già settimane prima della partenza.

Ma non è solo una questione stagionale. Il traffico aereo continua a crescere: miliardi di persone scelgono l’aereo come mezzo principale per viaggiare, complici il ritorno alla normalità post-pandemia e una voglia di muoversi che non accenna a diminuire. Più passeggeri, però, non significa automaticamente più voli disponibili.

Il numero di posti disponibili cresce più lentamente della domanda anche a causa delle flotte ridotte, un problema legato anche ai ritardi nelle consegne dei nuovi velivoli e ai problemi tecnici che tengono a terra parte degli aerei. Per compensare, i vettori sfruttano il più possibile gli aerei esistenti, allungando così i tempi di utilizzo giornalieri o mantenendo in servizio modelli più datati.

Cosa cambia per chi viaggia in Europa

In Europa, questo fenomeno sarà ancora più evidente rispetto alla media mondiale. I voli nel continente avranno tassi di riempimento molto elevati, soprattutto nei mesi in cui i flussi turistici sono più alti, ossia in primavera, estate e durante il periodo natalizio. Qui, la stagionalità è più marcata che altrove e crea un forte squilibrio tra alta e bassa stagione.

La buona notizia per i viaggiatori flessibili è che non tutto l’anno sarà uguale. Nei mesi meno richiesti, come novembre o febbraio, i voli saranno meno affollati e i prezzi più accessibili. Meno frequenze, è vero, ma anche maggiori possibilità di trovare occasioni interessanti. Chi può scegliere quando partire avrà ancora qualche carta da giocare.

Per tutti gli altri, il consiglio è uno solo: diventare maestri nell’arte del pianificare. Prenotare prima, monitorare le tariffe con anticipo e valutare periodi o aeroporti alternativi diventerà sempre più importante.

Autore
SiViaggia.it

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