Addio alla Carta d’Identità Cartacea: quando e cosa fare

  • Postato il 18 dicembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico dicembre 2025

Dal 3 agosto 2026 la carta d’identità cartacea cesserà di essere valida, anche se formalmente non ancora scaduta. La data segna l’uscita definitiva di scena del vecchio formato cartaceo, sostituito dalla Carta d’Identità Elettronica (CIE), che introduce requisiti di sicurezza più stringenti e la presenza obbligatoria della zona a lettura ottica (MRZ). Il vecchio documento, più vulnerabile alle falsificazioni e incompatibile con i controlli automatizzati, lascia il posto a un’identità più sicura e integrata nei processi digitali di Pubblica Amministrazione e cittadine e cittadini.

Identità digitale, CIE e SPID a supporto dell’innovazione

La fine della carta d’identità cartacea si colloca all’interno di un percorso più ampio di digitalizzazione dell’identità e dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e i soggetti privati che erogano servizi online, in linea con il Regolamento UE 2019/1157. In questa fase, la Carta d’Identità Elettronica è ormai il documento necessario non solo per l’identificazione della persona, ma anche per accedere a numerosi servizi delle PA, grazie alle sue funzionalità di autenticazione e al riconoscimento crescente da parte di enti pubblici e operatori privati.

Accanto alla CIE, inoltre, lo SPID continua a rappresentare una delle principali credenziali per l’accesso ai servizi digitali anche in virtù dell’ultimo accordo fra Governo, AgID e provider, che ne ha garantito la continuità per i prossimi anni, offrendo così a cittadine e cittadini un orizzonte di stabilità nell’utilizzo quotidiano. Come sottolineato anche da Tinexta Infocert, uno degli operatori di riferimento nel campo dell’identità digitale, i volumi di utilizzo – oltre 1,2 miliardi di accessi nel 2024 e un trend in crescita nel 2025 – confermano come lo SPID resti un tassello centrale dell’infrastruttura nazionale, contribuendo a posizionare l’Italia tra i Paesi più avanzati nella digitalizzazione dei servizi. In questo contesto si innesta, inoltre, lo sviluppo dell’IT Wallet nazionale e dell’EUDI Wallet a livello europeo, pensati per riunire in un unico ambiente documenti, attestazioni e credenziali con valore giuridico. In prospettiva, la CIE e le credenziali oggi in uso – SPID compreso – saranno sempre più integrate in questi portafogli digitali, con l’obiettivo di ridurre la frammentazione degli strumenti, semplificare l’accesso ai servizi e rafforzare le garanzie di sicurezza e tutela dei dati personali.

Cosa devono fare i cittadini che hanno ancora la carta d’identità cartacea

Per chi possiede ancora una carta d’identità cartacea, la data del 3 agosto 2026 non è una semplice scadenza teorica ma un termine operativo da tenere ben presente. Dopo quel giorno, il documento non potrà più essere utilizzato né per identificarsi né per viaggiare, anche se la data di validità formale indicata non è ancora trascorsa. Il primo passo è quindi verificare la tipologia di documento in proprio possesso e, se si tratta del vecchio formato cartaceo, programmare per tempo il passaggio alla Carta d’Identità Elettronica.

La procedura di rilascio o rinnovo passa dall’ufficio anagrafe del Comune di residenza o di dimora, spesso con prenotazione tramite portale online o sportello dedicato. Considerata la possibilità di un aumento delle richieste in prossimità del 2026, è prudente anticipare l’appuntamento, soprattutto per chi sa di dover viaggiare o di dover utilizzare il documento in contesti formali. In parallelo, chi ha in programma spostamenti verso Paesi extra UE dovrà verificare lo stato del proprio passaporto e, se necessario, avviare anche quella pratica, tenendo conto dei tempi di rilascio.

Per le persone che utilizzano già servizi digitali della Pubblica Amministrazione, l’aggiornamento del documento si intreccia con l’uso delle credenziali esistenti, come SPID e CIE per l’accesso ai portali online. Chi non ha mai utilizzato queste modalità potrà cogliere l’occasione per abituarsi a un rapporto più strutturato con i servizi digitali, affiancando al nuovo documento elettronico l’uso di strumenti di autenticazione che saranno sempre più centrali nei prossimi anni.

Autore
Il Vostro Giornale

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