Addio a Papa Francesco, ecco le sue frasi più celebri

  • Postato il 22 aprile 2025
  • Di Panorama
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Il mondo intero piange la scomparsa di Papa Francesco. La dipartita del Sommo Pontefice ha unito nel cordoglio leader globali e personalità religiose che solitamente hanno poco o nulla da spartire. Qualunque sia il giudizio che si dà al pontificato di Francesco, innegabilmente è stato “rivoluzionario” sotto molti punti di vista.

A partire da quel celebre «Fratelli e sorelle, buonasera!», con cui Francesco salutò la folla radunatasi a San Pietro subito dopo la sua elezione al soglio pontificio il 13 marzo 2013. Con quelle parole così semplici e colloquiali Francesco fece subito intendere che il suo pontificato sarebbe stato più vicino alla gente, più “pop”, insomma. E nel corso degli anni sono state moltissime le uscite del Sommo Pontefice a confermare questa nuova interpretazione del ruolo di Papa.

Come ben noto, Francesco apparteneva alla parte dei riformisti in seno a Santa Romana Chiesa, l’ala più aperta alla modernità e a cercare il compromesso con l’attuale “spirito del tempo”. Ben note, ad esempio, le aperture di Francesco all’accoglienza dei migranti, o agli omosessuali. Aperture che hanno ricevuto il forte plauso della sinistra italiana (tendenzialmente atea). Presto dimenticate, invece, i significativi interventi del Pontefice in merito alla natalità, all’aborto (su cui ha sempre mantenuto una linea “tradizionalista”) e agli appelli alla pace.

Ecco alcune delle frasi più significative pronunciate da Papa Francesco:

“Anche Gesù fu profugo”

“Mentre fissiamo lo sguardo sulla Santa Famiglia di Nazaret nel momento in cui è costretta a farsi profuga, pensiamo al dramma di quei migranti e rifugiati che sono vittime del rifiuto e dello sfruttamento”. Parole prese dall’angelus del 29 dicembre 2013, mentre era da poco scoppiata la crisi migratoria in seguito al rovesciamento di Gheddafi in Libia (avvenuto con intervento della Nato). Qui Francesco mise subito in chiaro uno dei punti centrali del suo pontificato: l’apertura all’immigrazione clandestina e all’accoglienza.

“Chi sono io per giudicare?”

Frase famosissima riferita agli omosessuali e pronunciata anch’essa nel primo anno di pontificato, la frase completa, che ricevette il plauso della sinistra globale, recita: «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?».

“Essere omosessuali non è un crimine, ma è un peccato”

La posizione di Papa Francesco sull’omosessualità è stata spesso strumentalizzata dalla sinistra. In particolare la frase soprariportata, che è sempre stata presentata tronca, essere omosessuali non è un crimine, e ci mancherebbe, ma secondo la dottrina cristiana “è un peccato”, come ebbe a dire nel gennaio 2023 il Santo Padre in un’intervista rilasciata all’Associated Press.

“C’è già troppa frociaggine”

Frase “rubata” nel giugno 2024 in un incontro a porte chiuse con i sacerdoti romani. Papa Francesco si riferiva all’alta presenza di persone con tendenze omosessuali all’interno dei seminari. La frase del Sommo Pontefice divenne subito un meme, scatenando al contempo il plauso di molti e l’ira della sinistra lgbtqia+.

“L’aborto è un omicidio e i medici che si prestano a farlo dei sicari”

Anche su questo tema la posizione del Pontefice è rimasta nel “tradizionalismo”. Papa Francesco ha più volte ribadito la sua ferma condanna dell’aborto. La frase più eclatante a riguardo è certamente quella soprariportata, pronunciata dal Papa il 29 settembre dello scorso anno.

“Dobbiamo bastonare un po’ l’Italia: c’è una cultura dove si privilegia avere cani o gatti e non bambini”

Sempre nel settembre dello scorso anno il Papa bacchettava il nostro Paese per la bassissima natalità, la frase venne pronunciata durante un’udienza con giovani economisti di una fondazione. La frase venne spontanea a Francesco, come spesso gli accadeva, vedendo fra il pubblico dei genitori con i propri figli disse: «Vedo che ci sono alcuni bambini lì, è bello questo, in una cultura dove si privilegia avere cagnolini o gatti e non bambini. Dobbiamo bastonare un po’ l’Italia!». Con queste parole spontanee Francesco ha messo in luce il problema della denatalità, e soprattutto le sue cause, che prima ancora che economiche sono culturali.

“La Nato ha abbaiato alle porte della Russia”

Riportiamo per chiarezza la frase completa, pronunciata nel maggio del 2022 in un’intervista al Corriere della Sera: «Forse l’abbaiare della NATO alla porta della Russia ha indotto il capo del Cremlino a reagire male e a scatenare il conflitto. Un’ira che non so dire se sia stata provocata, ma facilitata forse sì». Con questa semplice frase il Papa ha dimostrato una comprensione della geopolitica molto maggiore rispetto ai tanti politici “bellicisti” europei.

Insomma, Papa Francesco è stato certamente un Pontefice aperto e moderno, che ha sempre ricevuto il plauso della sinistra nostrana, sinistra che però è sempre stata lesta a ignorarlo sui temi in cui la posizione del Pontefice era in collisione con la propria agenda, come sull’aborto, sulla famiglia e sulla ricerca nella pace nel conflitto ucraino.

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Panorama

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