Addio a Google.it: chiudono le versioni nazionali del motore di ricerca. Cosa succede adesso
- Postato il 16 aprile 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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È ufficiale: tutte le versioni nazionali del motore di ricerca Google saranno chiuse, inclusa quella italiana col dominio “.it”. A renderlo noto è stata la stessa azienda attraverso i suoi canali social: una transizione, si legge, “che avverrà gradualmente nei prossimi mesi”, senza che ciò causi conseguenze rilevanti sull’esperienza in rete degli utenti. Una decisione “rivoluzionaria” per le strategie di lavoro del colosso tecnologico, ora deciso a rafforzare il traffico dati e la navigazione su un unico sito: Google.com.
La cancellazione dei domini nazionali di Google rientra, scrive Tom’s Hardware, in un più strutturato progetto di “semplificazione” dell’architettura tecnica e di riduzione dei costi di mantenimento di svariati domini e altrettanto numerose configurazioni. E non comporterà, rassicura l’azienda, la fine dell’esperienza localizzata dell’utente: dunque, la capacità di Google di offrire risultati pertinenti e personalizzati a seconda della posizione geografica resterà invariata. Gli utenti che digiteranno Google.it, saranno reindirizzati automaticamente a Google.com. Potrebbe essere richiesto il reinserimento di alcune preferenze di ricerca, ma in linea di massima l’algoritmo continuerà a fornire risultati pertinenti. “Questo aggiornamento cambierà ciò che gli utenti vedono nella barra degli indirizzi del browser, ma non influirà sul funzionamento di ricerca e non modificherà il modo in cui gestiamo gli obblighi previsti dalle leggi nazionali – scrive la big tech -. Nel corso degli anni la nostra capacità di offrire un’esperienza locale è migliorata. Nel 2017 abbiamo iniziato a offrire la stessa esperienza con risultati locali a tutti coloro che utilizzavano la ricerca, indipendentemente dal fatto che scrivessero Google.com o il dominio del proprio Paese”. A determinare la lingua sarà inoltre la zona geografica da cui ci si collega.
In effetti, l’evoluzione ad alti livelli dei sistemi di localizzazione ha reso “superflue” le divisioni nazionali, necessarie invece quando il colosso non era ancora diffuso a livello globale. Le prime versioni furono i domini per la Nigeria e il Brasile. Ma ora, dopo costanti miglioramenti ed implementazioni, questa divisione non è più utile al web che con AI e geolocalizzazioni più precise, galoppa rapida verso un processo di “unificazione” delle esperienze nazionali.
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