“Abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile”. Le parole inascoltate di Gino Strada a quattro anni dalla sua morte
- Postato il 13 agosto 2025
- Diritti
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
Il 13 agosto 2021 moriva Gino Strada. Medico chirurgo che nel 1994 ha fondato l’ong Emergency per portare aiuto alle vittime delle guerre e della povertà. Più di tredici milioni di persone curate in questi oltre trent’anni di attività in tutto il mondo. Dal Ruanda a Gaza fino al Mar Mediterraneo e all’Italia. Con le sue parole ha mostrato alle italiane e agli italiani il vero volto della guerra. Con il suo lavoro ha provato a costruire un mondo senza guerre. Un’utopia? “Piuttosto un progetto non ancora realizzato” amava ripetere Strada. Non gli bastava essere pacifista. “Perché lo sono anche i parlamentari che poi votano per le guerre”. Lui era contro la guerra.
Qui troverete una raccolta, che non vuole essere esaustiva, delle sue frasi più significative sui grandi temi del mondo di oggi: la guerra, il disarmo, i diritti e la cura. Parole che non sono vuote ma che ancora oggi lo staff di Emergency mette in pratica in tutto il mondo
.
GUERRA
“Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra perché la guerra non si può umanizzare, si può solo abolire. E non mi piace la parola “utopia”; preferisco parlare di “progetto non ancora realizzato”.
Da intervista a “Che Tempo che Fa”, 2006
“Io credo che le guerre giuste non esistano. La guerra è caratterizzata da una cosa innanzitutto: la necessità della bugia. Quando si fa una guerra, a volte anche quando si sta preparando una guerra, le bugie sono indispensabili. Sono indispensabili perché nessuno può dire chiaramente che le guerre le si fanno per questioni di potere, di denaro, di rapina. Bisogna sempre inventare delle scuse più nobili”.
Dal discorso a “La guerra è il mio nemico”, 2018
“Nella prima guerra mondiale, il 10 per cento dei feriti erano civili, il 90 per cento combattenti. Oggi il 90 per cento dei feriti sono civili. C’è stata un’inversione. Questa è la realtà dei conflitti moderni, dunque quando si parla di guerra bisogna capire che le vittime non sono i soldati, ma i bambini e le donne straziati anche da queste mine su cui qualcuno ci mette anche i soldi in tasca in questo paese.
Da intervista al “Maurizio Costanzo Show”, 1994
“Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e potenti, che poi ci mandano a morire i figli dei poveri. Questa è la realtà”
Dal discorso alla Festa della scienza e filosofia, 2018
“Spero solo che si rafforzi la convinzione, in coloro che decideranno di leggere queste pagine, che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall’altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio”
Da “Pappagalli Verdi”, Feltrinelli, 1999
“La guerra piace ai politici che non la conoscono. Che votano perché l’Italia invada l’Afghanistan, senza essere in grado di individuarla sulla cartina. La guerra piace a chi ha interessi economici, che se ne sta ben distante dalle guerre. Chi invece la conosce si fa un’idea molto presto”
Dal discorso alla Festa della scienza e filosofia, 2018
“Le guerre appaiono inevitabili, lo appaiono sempre quando per anni non si è fatto nulla per evitarle”
Da intervista a Annozero su Rai 2, 2011.
“In qualità di testimone delle atrocità della guerra, ho potuto vedere come la scelta della violenza abbia – nella maggior parte dei casi – portato con sé solo un incremento della violenza e delle sofferenze. La guerra è un atto di terrorismo e il terrorismo è un atto di guerra: il denominatore è comune, l’uso della violenza”
Dal discorso per la consegna del premio nobel alternativo “Right Livelihood Award”, 2015
“Il 90% delle vittime erano civili, un terzo dei quali bambini. È quindi questo “il nemico”? Chi paga ilprezzo della guerra? La tragedia delle vittime è la sola verità della guerra”
Dal discorso a “La guerra è il mio nemico”, 2018
“Lavorare insieme per un mondo senza guerra è la miglior cosa che possiamo fare per le generazioni future. Molti anni fa anche l’abolizione della schiavitù sembrava “utopistica”. Nel XVII secolo, “possedere degli schiavi” era ritenuto “normale”, fisiologico. Un movimento di massa, che negli anni, nei decenni e nei secoli ha raccolto il consenso di centinaia di migliaia di cittadini, ha cambiato la percezione della schiavitù: oggi l’idea di esseri umani incatenati e ridotti in schiavitù ci repelle. Quell’utopia è divenuta realtà. Un mondo senza guerra è un’altra utopia che non possiamo attendere oltre a vedere trasformata in realtà. Dobbiamo convincere milioni di persone del fatto che abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile. Questo concetto deve penetrare in profondità nelle nostre coscienze, fino a che l’idea della guerra divenga un tabù e sia eliminata dalla storia dell’umanità”
Dal discorso per la consegna del premio nobel alternativo “Right Livelihood Award”, 2015
CURA
“Che cos’è la chirurgia di guerra? Curiamo i feriti di guerra che sono più del 90 per cento civili. Chi siamo? Noi siamo un gruppo di gente che si è riunita e ha fondato Emergency, organizzazione umanitaria, che porta soccorso ai civili. Chi ci aiuta? La solidarietà della gente”
Da intervista al “Maurizio Costanzo Show”, 1994
“Uno dei principi della nostra organizzazione, che spieghiamo al personale medico e paramedico disposto a partire con noi, è semplicissimo: Non si va nei paesi del cosiddetto ‘Terzo mondo’ a portare una sanità da Terzo mondo. Un ospedale va bene quando tu saresti disposto, senza esitazione, a ricoverarci tuo figlio, tua madre, tua moglie”.
Da “Buskashi”, Feltrinelli, 2002
“Curare i feriti non è né generoso né misericordioso, è semplicemente giusto. Lo si deve fare”
Dal discorso per la consegna del premio nobel alternativo “Right Livelihood Award”, 2015
“Se uno di noi, uno qualsiasi di noi esseri umani, sta in questo momento soffrendo come un cane, è malato o ha fame, è cosa che ci riguarda tutti. Ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi”.
Da “Buskashi”, Feltrinelli, 2002
“Tutte le volte che è stato possibile abbiamo aperto un ospedale in ogni lato del fronte: le cure devono essere accessibili ai feriti di tutte le parti in conflitto per non essere strumentalizzate a favore o contro qualcuno”.
Da “Una persona alla volta”, Feltrinelli, 2022
DIRITTI
“I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi”
Da “Gino Strada. E i cannoni divennero cannoli. Una Fiaba”, Feltrinelli, 2002
“Il legame indissolubile tra diritti umani e pace e il rapporto di reciproca esclusione tra guerra e diritti erano stati inoltre sottolineati nella Dichiarazione universale dei diritti umani, sottoscritta nel 1948. “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti” e il “riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”.
70 anni dopo, quella Dichiarazione appare provocatoria, offensiva e chiaramente falsa. A oggi, non uno degli stati firmatari ha applicato completamente i diritti universali che si è impegnato a rispettare: il diritto a una vita dignitosa, a un lavoro e a una casa, all’istruzione e alla sanità. In una parola, il diritto alla giustizia sociale. All’inizio del nuovo millennio non vi sono diritti per tutti, ma privilegi per pochi”
Dal discorso per la consegna del premio nobel alternativo “Right Livelihood Award”, 2015
“La guerra non può mai essere uno strumento per imporre, ripristinare o garantire i diritti umani, per difendere i diritti degli essere umani adesso è diventata lecita la soppressione degli esseri umani. Per i diritti di chi? Per i diritti di sopravvissuti o per i diritti dei più forti o dei più ricchi? Perché la parola «diritti» ha un contenuto intrinseco che non si può eliminare: o valgono per tutti o sono privilegi”.
Dal discorso al congresso Fiom, 2004
“La guerra, anche quella che si invoca o si fa per porre fine ad altre atrocità, ‘per far finire tutte le guerre’, non può funzionare perché è di per sé antitetica alle ragioni che la sostengono: la guerra è la negazione di ogni diritto”.
Da “Una persona alla volta”, Feltrinelli editore, 2022
“La più aberrante in assoluto, diffusa e costante violazione dei diritti umani è la guerra, in tutte le sue forme. Cancellando il diritto di vivere, la guerra nega tutti i diritti umani”.
Dal discorso per la consegna del premio nobel alternativo “Right Livelihood Award”, 2015
DISARMO
“Siamo in un paese dove i lavoratori sono disperati e i nostri governi, perché è una cosa straordinaria, governi di centrodestra e di centrosinistra, sostengono sempre quelle le spese militari. Il nostro paese spende due miliardi di euro al mese in spese militari. Pensate alla finanziaria, bastava dire, le spese militari non possiamo permettercele, tanto la Svizzera non ci invaderà a colpi di Toblerone, anche perché con due miliari di euro al mese se ne fanno di cose. Pensiamo al sociale a livello di asili nido, ospedali, treni. Ma le le spese militari sono un tabù. Io sarei contento di trovarmi in un Paese dove il governo dice: spese militari? ma per piacere siamo seri”.
Da intervista a AnnoZero, 2011
“Oggi, mentre il mondo si militarizza sempre di più, mentre va incontro a un rischio sempre più elevato non si sente più parlare di disarmo, nessuno dice niente. Credo, allora, che in questa situazione sia estremamente importante cercare di capire davvero la natura della guerra, le sue motivazioni, per uscire dall’empasse in cui ci troviamo”.
Dal discorso al congresso Fiom, 2004
“Penso che basta guardarsi intorno e vedere quanti sono i milioni di italiani che stanno male. L’idea di spendere miliardi per comprare armi è assurda, fuori luogo e di cattivo gusto, oltre che sbagliata”.
Dal discorso alla presentazione della Partita del Cuore di Firenze, 2014
“Pensate che adesso si parlava di dare sei miliardi alla sanità del recovery fund, sono stati spesi 8 miliardi e mezzo per stare in Afghanistan”.
Da intervista a “Presadiretta” su Rai3, 2021
“Le spese militari a livello mondiale ogni anno rappresentano quello che serve per vivere quasi la metà dei cittadini del pianeta. Abbiamo tre miliardi di persone che vivono con meno di due dollari al giorno e si spendono millecinquecneto miliardi di spese militari”.
Da intervista ad “AnnoZero”, 2011
“I governi comprano devastanti ordigni per la difesa, mentre i cittadini soffrono perché quei soldi non sono spesi per difendere la loro salute, il loro lavoro, la loro istruzione, l’ambiente, la ricerca. Se i nostri governi hanno speso quei soldi – e l’hanno fatto – allora dobbiamo chiederci se stanno governando per noi o contro di noi”.
Dal discorso al congresso Fiom, 2004
Credit fotografie: Emergency
L'articolo “Abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile”. Le parole inascoltate di Gino Strada a quattro anni dalla sua morte proviene da Il Fatto Quotidiano.