A Verona la mitica Pimpa è arrivata anche a teatro
- Postato il 12 agosto 2025
- Teatro & Danza
- Di Artribune
- 1 Visualizzazioni

La chiave di lettura del nuovo – nonché primo in assoluto – musical dedicato alla cagnolina a pois rossi ce la presta direttamente il regista Enzo d’Alò quando, presentando Pimpa. Il Musical a pois, esordisce dicendo “pensavo ci fossero grandi differenze tra il video e il teatro, invece no”.
Il progetto di Fondazione Aida sostenuto dal Comune di Verona ha debuttato nell’Estate Teatrale veronese al Teatro Romano trascinando lo storico personaggio di Altan (in platea) dentro il meticciato ibrido e complesso del contemporaneo. Davanti ad una platea di grandi e piccini collassano i generi: anche il musical con le sue regole ferree si mescola ad un teatro che si apre alle reminiscenze fumettistiche dell’oggetto visivo a sua volta libero dalle cornici della vignetta.
Fumetto, teatro e musical si uniscono con la Pimpa a teatro a Verona
Tre linguaggi senza confini riconoscibili. Ognuno perso nell’altro. Obiettivi, scopi, fini si confondono e in una treccia di intenzioni s’annodano intenti educativi, pedagogici, e di puro divertimento nel luccichio di un Pop sfrenato e sgargiante di colori. Il racconto lineare del celebre cartone animato, spesso mono episodico, si apre a digressioni narrative con William Shakespeare (siamo a Verona) che fa la parte del lupo in un cappuccetto rosso inzuppato di dettagli autonomi come il cestino parlante: in piena linea con gli oggetti animati della fonte altaniana. Ma anche gli innesti spuri, ancorati su una memoria collettiva trasversale alle età e semplice come la fiaba, tradiscono le funzioni narrative di Propp: proprio cappuccetto rosso inizia con il dubbio se effettivamente il lupo sia veramente cattivo.







Il rapporto contemporaneo tra strumenti e contenuti nel musical della Pimpa
E ancora contemporaneo, nonostante le apparenze è il rapporto tra strumenti e contenuti. Il flat del fumetto si ritrova nelle scenografie disegnate da Luca Zanolli e Mariangela Mazzeo, autrice anche di costumi e pupazzi. A scorrimento dentro un cubo polifunzionale, passano gli sfondi agli episodi. Una efficace bidimensionalità attraversata dai generi musicali provenienti da sonorità globali create da Eleonora Beddini. L’autrice ha campionato e reso riconoscibili e orecchiabili stili provenienti da tradizioni musicali del mondo. La scatola che contiene tutto è naturalmente il teatro ma svela in modo “meta” (passano addirittura i tecnici sul palco) la sua stessa essenza che transita tanto il fumetto, quanto il cartoon e il musical: la finzione è dichiarata e il gioco pure.
La Pimpa protagonista del palcoscenico del Teatro Romano di Verona
È la Pimpa, deus ex machina che con quel “come se” esordisce aggiungendo un metaforico “l’ho appena inventato”. La guida alla lettura dello spettacolo non si smentisce fino alla fine. “Faccio finta” ripete il cane a pois, introducendo i quadri di uno spettacolo che ha già un centinaio di date programmate in giro per l’Italia. Un cenno meritano anche i quattro bravissimi interpreti: Gloria Zampogno, Jacopo Violi, Matteo Fresch e Irene Albanese. Il rischio, con un testo eccessivamente semplice, era di essere macchietta, o peggio ancora icona Pop o carta da gioco animata. Invece – lo ha detto anche mio figlio di 5 anni – il loro ritmo è una partitura perfetta di misura, eccentrica consapevolezza e inconsistente materialità: perché il bardo in fondo ha ragione, siamo della stessa sostanza dei sogni, fumetto, cartone o teatro che sia.
Simone Azzoni
Pimpa. Il Musical a pois
Teatro Romano, Verona
Scopri qui tutte le date e i luoghi del tour in Italia
Libri consigliati:
(Grazie all’affiliazione Amazon riconosce una piccola percentuale ad Artribune sui vostri acquisti)
L’articolo "A Verona la mitica Pimpa è arrivata anche a teatro" è apparso per la prima volta su Artribune®.