A Parigi nacque l’amore tra Christo e Jeanne-Claude: ora la città dedica loro una piazza sotto il loro ponte impacchettato

Christo e Jeanne-Claude avranno una piazza a loro dedicata a Parigi. La città dove i due artisti si sono conosciuti e innamorati (quasi 70 anni fa) ha deciso di celebrare con questo riconoscimento il 40esimo anniversario della loro opera più importante, The Pont Neuf Wrapped. Succederà il 3 ottobre, nel corso di una cerimonia durante la quale interverrà Vladimir Yavachev, nipote e direttore dei progetti della fondazione intitolata alla celebre coppia scomparsa anni fa. L’inaugurazione della storica piazza – che circonda la statua di Enrico IV sul Pont Neuf e che verrà ribattezzata Place du Pont Neuf – Christo e Jeanne-Claude – è accompagnata da una mostra gratuita sulle rive della Senna e da un ambizioso progetto di rivisitazione del Pont Neuf che sarà realizzato dall’artista parigino JR nel 2026.

JR, Projet Pont-Neuf (collage préparatoire) Collage 2024, Atelier JR Photo Courtesy Atelier JR © 2024 JR
JR, Projet Pont-Neuf (collage préparatoire) Collage 2024, Atelier JR Photo Courtesy Atelier JR © 2024 JR

Tutte le opere di Christo e Jeanne-Claude a Parigi dove inizia la loro storia

Christo e Jeanne-Claude – entrambi nati il 13 giugno 1935, lui a Gabrovo, in Bulgaria, e lei a Casablanca, in Marocco – si incontrano a Parigi nel 1958 e cominciano il loro lungo sodalizio artistico e umano che si interromperà solo alla morte di lei nel 2009, alla quale seguirà la scomparsa di lui nel 2020. Nella Ville Lumière realizzano tre opere monumentali che segneranno il loro rapporto unico con la capitale francese: Wall of Oil Barrels – The Iron Curtain, per cui hanno chiuso la strada Rue Visconti con 89 barili di petrolio: costruita nell’agosto del 1961 è la loro personale interpretazione del Muro di Berlino.L’Arc de Triomphe, Wrapped, 1961-2021 è stata, invece, realizzata postuma sotto la direzione di Yavachev: nei 16 giorni di presentazione al pubblico, l’evento ha attirato 6 milioni di visitatori, mentre 685 milioni di persone (un dodicesimo della popolazione mondiale) l’hanno seguita attraverso i media e i social network. E poi, appunto, il famoso The Pont Neuf Wrapped, 1975-85.

La storia dell’impacchettamento del ponte più antico di Parigi

Nel 1985 il ponte più antico di Parigi viene avvolto da 41.800 metri quadrati di tessuto, fissato con 13 chilometri di corda e 12 tonnellate di cavi d’acciaio, grazie alla competenza di 12 ingegneri e 300 operai specializzati che lavorano a stretto contatto con gli artisti. “Volevo trasformarlo da oggetto architettonico, oggetto di ispirazione per gli artisti, in un oggetto d’arte a sé stante“, dirà Christo all’epoca. “Volevo che diventasse una scultura per la prima volta, ma effimera“. Il progetto, concepito da Christo e Jeanne-Claude nel 1975, richiede un decennio di pianificazione tecnica e trattative con le autorità prima di prendere vita. Poi, una volta realizzato, nell’arco di due settimane, tre milioni di visitatori possono ammirare il Pont Neuf impacchettato, liberi di interpretarne il significato a proprio modo: un principio centrale nella visione artistica di Christo e Jeanne-Claude.

Christo and Jeanne-Claude at The Pont Neuf Wrapped, Paris, 1985, Photo Wolfgang Volz © 1985 Christo and Jeanne-Claude Foundation
Christo and Jeanne-Claude at The Pont Neuf Wrapped, Paris, 1985, Photo Wolfgang Volz © 1985 Christo and Jeanne-Claude Foundation

La mostra celebrativa di Christo e Jeanne-Claude sotto il Ponte Neuf

Per celebrare il quarantennale di questa potente opera, proprio sotto il Pont Neuf è allestita fino al 30 ottobre la mostra gratuita Christo e Jeanne-Claude: Paris Projects, a cura della Fondazione Christo e Jeanne-Claude con il sostegno della città. Parigi è stata il punto di partenza della vita e della pratica artistica condivisa dai due artisti e, come abbiamo visto, anche la città in cui hanno realizzato il maggior numero di progetti. La mostra esplora, così, le opere monumentali concepite per la capitale francese (sia realizzate sia rimaste sulla carta) attraverso fotografie, disegni, collage, modelli in scala e contenuti digitali. “Christo e Jeanne-Claude vivevano per i loro progetti, e la mostra sottolinea quanto Parigi sia stata fondamentale per loro“, ha detto Vladimir Yavachev. “Presentata da un’audioguida sull’app Bloomberg Connects, la mostra riflette la loro eredità artistica“. Una targa commemorativa sarà, inoltre, apposta sulla facciata dell’edificio sull’Île Saint-Louis, dove vissero i due artisti.

Claudia Giraud

L’articolo "A Parigi nacque l’amore tra Christo e Jeanne-Claude: ora la città dedica loro una piazza sotto il loro ponte impacchettato" è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

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