A New York ha aperto una grande mostra di Annie Leibovitz

Torna a New York, nel quartiere di Chelsea, la grande fotografa Annie Leibovitz, a un passo da dove incontrammo le sue immagini di Women – anche se “il lavoro sulle donne non è mai finito” ha dichiarato la celeberrima artista -: la mostra attuale, ospitata da Hauser & Wirth fino all’11 gennaio 2025, è intitolata Stream of Consciousness e raccoglie paesaggi, ritratti e nature morte.

La grande carriera di Annie Leibovitz

Nata nel 1949 nel Connecticut, Annie Leibovitz ha iniziato a scattare nell’estate del 1968, quando era studentessa al San Francisco Art Institute, tra i paesaggi della Bay Area e le autostrade tra San Francisco e Los Angeles. Ha iniziato a pubblicare sulla rivista Rolling Stone (appena tre anni dopo la sua nascita) inaugurando la sua carriera di fotoreporter e imbarcandosi in quella che sarebbe diventata una relazione simbiotica.
Leibovitz divenne la fotografa capo di Rolling Stone nel 1973 e, quando lasciò la rivista, aveva accumulato 142 copertine e pubblicato saggi fotografici su decine di storie. Il monumentale corpus di lavori realizzati durante il suo mandato di tredici anni offuscava i confini tra celebrità e civili, intervistatore e intervistato, artista e soggetto, dissolvendo il confine che separava Leibovitz da coloro che venivano catturati nelle sue fotografie.

Annie Leibovitz a New York

Rinunciando a seguire una linea cronologica e dei vincoli tematici convenzionali, la mostra svela la capacità associativa di Leibovitz: “Le mostre del mio lavoro sono solitamente organizzate cronologicamente. Le immagini raccontano una storia plasmata dal tempo. Ma ci sono alcune fotografie – la collina rossa di Georgia O’Keeffe, il ritratto di Joan Didion a Central Park – che fanno rima con fotografie di altri luoghi, di altri tempi. Non sono ancorate al momento in cui sono state scattate. Continuo a tornare a queste immagini”.

Gli scatti di Annie Leibovitz in mostra da Hauser & Wirth

Stream of Consciousness presenta sia immagini familiari di scrittori, artisti e artisti visivi iconici – tra cui Amy Sherald, Billie Eilish e Salman Rushdie – sia immagini mai esposte prima al pubblico. Vi sono i ritratti della giudice della Corte Suprema Ketanji Brown Jackson e dell’autore Stephen Hawking insieme a immagini di paesaggi, interni ed effimeri storici: il cappello a cilindro di Abraham Lincoln e la televisione crivellata di proiettili di Elvis Presley. Le giustapposizioni associative mostrano la vasta gamma di soggetti di Leibovitz e la sua capacità di bilanciare il personale e l’universale.
Noi siamo stati al vernissage la settimana scorsa, mentre l’autrice salutava amici e visitatori aggirandosi tra le sue opere con una lattina di Diet Coke. Ecco le foto.

Francesca Magnani

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Autore
Artribune

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