A Napoli un'America's Cup...solo nel nome: American Magic rinuncia, l'edizione 2027 rischia di finire nel caos

  • Postato il 30 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Forse dovranno pure cambiargli nome: non più America’s Cup, ma qualunque altro sostantivo non rechi la parola America, proprio perché degli americani dopo 37 edizioni potrebbe non esserci più traccia nella prossima campagna di America’s Cup. Quella in programma a Napoli, che a quanto pare rischia di tramutarsi in una sorta di fiasco (sportivamente parlando) prima ancora di cominciare. Perché tolti il defender di New Zealand e lo sfidante ufficiale Athena Racing (facente capo a Sir Ben Ainslie), a poco più di 24 ore dal termine della scadenza per le adesioni non risulta ancora iscritto nessun altro consorzio. Nemmeno Luna Rossa, che pure dovrebbe ratificare il tutto nelle prossime ore.

La rinuncia di American Magic: prima volta senza statunitensi

Insomma, il rischio concreto è che al 31 ottobre, data indicata come termine ultimo per aderire alla 38esima edizione della più antica competizione velica e sportiva al mondo, le imbarcazioni effettivamente partecipanti si riducano ad appena tre di numero. Che poi Athena Racing è nel limbo: è il consorzio creato da Ainslie, che però mesi fa ha rotto con Ineos (e quindi con Jim Ratcliffe) e adesso si ritrova costretto a cercare moneta sonante da qualche altro industriale per imbarcarsi nella nuova avventura, col rischio concreto di restare addirittura a terra.

La vera notizia però è un’altra: la rinuncia di American Magic, consorzio legato al New York Yacht Club, fa sì che per la prima volta dal 1873 nessuna imbarcazione statunitense parteciperà alle selezioni della coppa che porta il nome della terra d’origine americana. E dovesse essere confermata (la sensazione è che i termini verranno protratti di qualche settimana), per l’edizione 2027 sarebbe un clamoroso buco nell’acqua.

Abodi fiducioso: “Date tempo a tutti di discutere e negoziare”

“Sono fiducioso che alla fine ci sarà un’imbarcazione statunitense nella prossima America’s Cup”, s’è affrettato a dire il ministro Andrea Abodi nelle scorse ore, sebbene non abbia dati certi i mano per vedere corroborata la propria tesi.

“Siamo in una fase interlocutoria e di negoziazione, ma si sa che questa è una sfida non soltanto sportiva, ma anche industriale. Certi tatticismi fanno parte del gioco, e comunque l’interpretazione data da American Magic non è definitiva, con una definizione di caos nel regolamento che non rispecchia secondo me lo stato dell’arte. Per questo resto convinto che alla fine un consorzio americano ci sarà, anche perché non può esistere America’s Cup senza americani. Diamogli solo il tempo di proseguire con la loro discussione”.

I punti contestati dagli americani e la nuova partenrship

Il nodo del contendere, ciò che ha spinto American Magic a comunicare l’intenzione di non prendere parte alla prossima edizione della vecchia brocca in programma a Napoli, è figlio delle scelte fatte in sede di programmazione da parte dei detentori (quindi i neozelandesi) e il Challenge of Record, vale a dire Ainslie e la sua Athena Racing.

Gli americani criticano sia la scelta del Golfo di Napoli, sia il nuovo protocollo che prevede una sorta di “company” tra tutti i consorzi coinvolti, chiamati insieme a scrivere le regole e soprattutto a spartirsi l’ingente torta commerciale. “La decisione presa fa seguito a un’analisi approfondita dell’attuale Protocollo e Accordo di Partnership dell’evento e del loro allineamento con gli obiettivi sportivi e strategici a lungo termine del team. Per questo il nostro focus ora si sposta sul futuro.

Parole che lasciano intendere soltanto una “pausa” dal progetto corrente, ma intanto il New York Yacht Club così facendo resterebbe fuori dall’edizione 2027, come già accaduto solo nel 2007, 2010, 2023 e 2017 prima del ritorno di American Magic nel 2020 ad Auckland. Un messaggio forte e chiaro di sfiducia verso la nuova visione di una coppa in mano agli equipaggi, senza però sapere (appunto) quali e quanti essi siano.

Luna Rossa rischia di restare “da sola”: Alinghi in bilico

Domani, alla scadenza del termine per le iscrizioni, dovrebbe comparire il nome di Luna Rossa, che avrà alle spalle il Circolo del Remo e della Vela Italia di Napoli. Non s’è pronunciata ancora Alinghi di Ernesto Bertarelli (che non vede di buon occhio la conferma degli scafi usati nelle ultime due edizioni, prevista dal regolamento 2027), tantomeno i francesi di Orient Express/K Challenge, che evidentemente attendevano le mosse altrui.

Evaporate prima ancora di nascere le ipotesi di nuove imbarcazioni svedesi o spagnole, così come i britannici di Ineos hanno fatto già sapere di non essere interessati, almeno non per questa tornata. Insomma, Napoli rischia di ospitare una coppa depotenziata e con poche imbarcazioni. E mentre i lavori a Bagnoli vanno avanti a ritmo sostenuto, i timori per un flop si fanno sempre più consistenti.

Autore
Virgilio.it

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