A Milano una mostra sul cinema di Paolo Sorrentino
- Postato il 12 novembre 2024
- Cinema & Tv
- Di Artribune
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È uscito da poche settimane nei cinema italiani il nuovo film di Paolo Sorrentino, Parthenope. Nel giro di qualche giorno non solo è volato tra i primi posti del box office ma tra il pubblico e in particolare nella città di Napoli si è creata una “sorrentino-mania”. È stato inaugurato il primo Sorrentino tour in canoa e sup nei luoghi costieri del cinema del regista; è stata creata la statuina di Greta Cool a San Gregorio Armeno; è partita la caccia al poster come oggetto da collezione; il maestro pizzaiolo Enzo Coccia ha dedicato a Parthenope una sua pizza; sono state create magliette con frasi del film e con la scritta J’adore Sorrentino e J’adore Parthenope, e molto altro. Impossibile quindi non segnalare che a Milano c’è una piccola mostra che omaggia l’opera del regista, Il Cinema di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito, a cura di Maria Savarese.
La mostra su Paolo Sorrentino a Milano
Aperta fino al 3 gennaio 2025, l’esposizione è ospitata alla Other Size Gallery, uno spazio dedicato all’arte e alla cultura nei suoi differenti linguaggi posto all’interno del WORKNESS CLUB. Qui sono esposte 16 fotografie scelte per raccontare le scene e i backstage di alcuni film del regista napoletano. Attraverso queste fotografie è possibile rivivere pellicole come Il Divo (2007), This must be the place (2010), La grande bellezza(2012), The Young Pope (2018), Loro (2018), È stata la mano di Dio (2021), e appunto Parthenope (2024).
La fotografia nel cinema di Sorrentino
“Il ruolo del fotografo di scena, per Fiorito, è quello di cogliere un preciso momento, essere concentrato, stare sul pezzo, per tradurre un attimo, sia esso reale o scenico, nella finzione narrativa”, racconta la curatrice Maria Savarese. “È per questo che nel suo lavoro è facile comprendere come cinema e fotografia si incontrino in un punto preciso, in un cuore esatto che batte puntualmente nella stessa area d’interesse, penetrando i dettagli nascosti e riportandoli all’attenzione, riuscendo a bloccare l’attimo, contemplandolo, ricostruendolo ed offrendo allo spettatore una più lenta e attenta possibilità d’osservazione”.
Il fotografo di scena Giovanni Fiorito
Docente di Fotografia di Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Napoli, Gianni Fiorito ha svolto per decenni l’attività di fotogiornalista con particolare attenzione alla complessa realtà napoletana e meridionale italiana, documentando, per le maggiori testate nazionali ed internazionali, il fenomeno camorristico, la realtà sociale e urbanistica delle periferie, la dismissione della città moderna e la trasformazione del paesaggio urbano. Dal 2000 si è dedicato esclusivamente alla fotografia di scena, collaborando con i principali registi italiani, come Leonardo di Costanzo, Francesca Comencini, Ferzan Ozpetek, John Turturro, Pappi Corsicato, Ivan Cotroneo, Antonio Capuano e Daniele Luchetti.
Margherita Bordino
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