Ricordando Vittorio De Sica a 50 anni dalla sua scomparsa
- Postato il 12 novembre 2024
- Cinema & Tv
- Di Artribune
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“Vittorio De Sica non era un artista come gli altri ed è dimostrato dal fatto che – come diceva lui stesso – nacque e rinacque alla vita dello spettacolo almeno cinque volte: cantante e attore di rivista, attore di prosa, attore cinematografico, regista di film di poesia”. A dirlo è il critico cinematografico, e primo docente di cinema all’Università, Mario Verdone. E come dargli torto: Vittorio De Sica è stato tante cose, e il cinema italiano gli deve moltissimo. Il 13 novembre 2024 ricorrono i 50 anni dalla sua morte e per ricordarlo abbiamo provato a mettere insieme alcuni titoli, nomi e momenti importanti di questo uomo e artista.
De Sica dagli esordi agli incontri con Zavattini
Nato a Sora il 7 luglio 1901, dopo il diploma in ragioneria Vittorio De Sica appare per la prima volta su un palcoscenico in uno spettacolo di dilettanti organizzato per una serata di beneficenza. Siamo al teatro Valle di Roma ed è il 28 maggio 1922. L’anno successivo esordisce come “generico” nella compagnia teatrale di Tatiana Pavlova, e nei vent’anni successivi di carriera sia nel teatro e sia nel cinema, getta il seme di quello che sarà e farà a partire dal 1943 con I bambini ci guardano e con il suo fidato partner lavorativo, Cesare Zavattini. Vittorio De Sica è un artista completo e forse lo è diventato anche un po’ inconsapevolmente attraversando, per forza di cose, la storia dello spettacolo italiano. Dal declino del teatro ottocentesco alla nascita del teatro di regia, dal cinema sonoro alla canzone fino al passaggio dietro la macchina da presa e ai primi successi con Sciuscià (1946) e Ladri di biciclette (1948).
I film più popolari di De Sica
Quando si parla di Vittorio De Sica è impossibile non citare però anche Miracolo a Milano(1951), Umberto D. (1952), La ciociara(1960), Ieri, oggi, domani (1963) eIl giardino dei Finzi contini(1970). Film italiani che sono amati e apprezzati in tutto il mondo – pietre miliari anche per star di Hollywood – e che meritano di non sparire dalla memoria del nostro Paese. Questi film iguardano temi come la vecchiaia, il pragmatismo contadino, lo stupro, i senzatetto, la miseria, la maternità, l’evasione, la prostituzione, il tradimento. Film che intrecciano la realtà, la commedia, il dramma, la fiaba e anche l’utopia.
Va detto anche che Vittorio De Sica, a differenza di molti suoi colleghi, ha frequentato poco la televisione. Unica eccezione nel 1961 in cui unendo il proprio talento di maestro della recitazione e l’amore per l’infanzia già presente in tanti suoi lavori, si impegna nella serie Vittorio De Sica racconta, composta da 24 puntate. Qui ogni settimana raccontava davanti a un caminetto acceso “fiabe di tutti i tempi e di tutti i Paesi” da Perrault a Wilde, da Calvino a Andersen, da Basile ai Grimm (molte di queste puntate sono disponibili su RaiPlay).
De Sica ha attraversato il neorealismo con grandi compagni
Vittorio De Sica è stato peraltro uno dei grandi protagonisti di alcuni momenti chiave della storia italiana: ha visto e vissuto il dramma delle guerre, la miseria e la ricostruzione, ha osservato le trasformazioni degli usi e costumi di un Paese unito da poco tempo e, artisticamente figlio del neorealismo, lo ha attraversato in pieno senza remore anzi, sempre con grande serietà e leggerezza. Se si pensa a Vittorio De Sica vengono subito in mente nomi come Almirante, Blasetti, Camerini, Comencini ma anche Gina Lollobrigida, Alberto Sordi, Sophia Loren, Marcello Mastroianni e la lista potrebbe continuare, sarebbe lunghissima.
Per il 50esimo dalla sua scomparsa, la Biennale di Venezia attraverso la Mostra del Cinema 71 lo ha omaggiato con la preapertura dedicata al restauro de L’oro di Napoli, a cura di Cinecittà per iniziativa della Filmauro Srl di Aurelio e Luigi De Laurentiis, e a cura del nipote Andrea De Sica.
Una mostra ricorda De Sica a Bologna
Tra i modi più interessanti in cui si sta ricordando in queste settimane questo straordinario uomo di cinema, c’è la mostra Tutti De Sica. Regista & interprete al Modernissimo di Bologna (aperta fino al 12 gennaio 2025). L’esposizione, prodotta dalla Cineteca di Bologna, comprende una ventina di manifesti originali, centinaia di fotografie provenienti dagli archivi privati dell’artista, dei figli e di Giuditta Rissone, ma anche video, costumi, preziose lettere con i grandi artisti dell’epoca, l’incontro con Chaplin, la collaborazione con Zavattini, gli Oscar che hanno suggellato i suoi film, e la bicicletta più famosa della storia del cinema.
Margherita Bordino
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