A luglio l’occupazione Usa aumenta meno del previsto. E Trump licenzia la commissaria dell’agenzia che diffonde i dati

  • Postato il 1 agosto 2025
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A luglio, dicono i dati ufficiali diffusi venerdì, negli Usa sono stati creati 73mila posti di lavoro: sotto le stime degli analisti che aspettavano un aumento di 100.000 posti. Il dato ha contribuito a mandare in negativo Wall Street, in una seduta influenzata anche dall’entrata in vigore di alcuni dei dazi minacciati fin da aprile. Ma per Donald Trump non è il caso di guardare la luna: meglio puntare al dito. Il presidente Usa ha annunciato di avere dato ordine di licenziare “immediatamente” la dottoressa Erika McEntarfer, commissario del Bureau of Labor Statistics, accusata di avere manipolato i rapporti mensili sull’occupazione per “scopi politici”.

McEntarfer “sarà sostituita con qualcuno molto più competente e qualificato. Numeri importanti come questi devono essere equi e accurati, non possono essere manipolati per scopi politici”, ha affermato il presidente Usa su Truth Social. McEntarfer era stata confermata dal Senato con 86 voti a favore e 8 contrari nel gennaio 2024 per un mandato di quattro anni.

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