A Loano incontro su “Omniaccessibilità. Accoglienza migliorativa con le nuove tecniche e nuove prospettive”

  • Postato il 28 marzo 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Loano Palazzo Doria

Loano. “Omniaccessibilità. Accoglienza migliorativa con le nuove tecniche e nuove prospettive” è il titolo della conferenza che si terrà giovedì 3 aprile alle 10 nella sala consiliare di Palazzo Doria a Loano. L’incontro è organizzato dalla sezione di Savona dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con il patrocinio del Comune di Loano.

Dopo i saluti dell’amministrazione comunale di Loano e delle altre autorità presenti, inizieranno gli interventi: Andrea Bazzano, presidente di Uici Savona, presenterà il tema dell’omniaccessibilità e gli obiettivi dell’incontro; Antonio Azzalin e Valter Scarfia parleranno dell’importanza dell’omniaccessibilità e di rendere i servizi accessibili a tutti, con un focus sulla progettare per tutti e sulle tecnologie emergenti che, affiancabili a tecniche esistenti, possono migliorare l’accessibilità nei servizi pubblici e privati. Seguirà una breve presentazione di alcuni casi studio di successo che hanno implementato soluzioni di omniaccessibilità. A seguire, discussione aperta con i partecipanti su come le comunità possono continuare a migliorare l’accessibilità attraverso l’innovazione tecnologica. La chiusura sarà affidata ad Andrea Bazzano. Modera Monica Caccia, presidente del consiglio comunale di Loano.

L’incontro è aperto a tutti, in particolare a organizzazioni pubbliche e private, associazioni, operatori che lavorano nel sistema socio sanitario del turismo e dell’accoglienza.

Il relatore tecnico sarà il dottor Valter Scarfia, esperto informatico, responsabile per le Nuove Tecnologie Assistite dell’Uici del Piemonte, già consulente della Cei (Opera Vaticana) e docente in corsi presso il Ministero dell’Istruzione e dell’Irifor per la formazione di insegnanti di sostegno.

L’accessibilità migliorativa è da intendersi come una serie di interventi integrativi a quelli comunemente detti di “riduzione delle barriere” e che solitamente sono rivolti a coloro che hanno handicap motorio. Gli interventi integrativi di accessibilità migliorativa mirano a fornire ulteriore supporto per migliorare la localizzazione, l’accesso e la fruibilità dei servizi offerti a tutte utenze, anche per quelle con deficit sensoriale e/o fisico. Con “deficit” si intende una condizione di svantaggio, sia essa riconducibile ad handicap di varia tipologia, anche se transitorio o connesso all’età (come ad esempio bambini, anziani) o che sia configurabile come svantaggio per diverso idioma da quello locale, oppure per appartenenza culturale e/o di religione diversa.

“La riduzione delle barriere architettoniche che limitano l’autonomia di utenze con deficit sia sensoriale sia fisico è tra le priorità di amministrazioni, associazioni e tecnici che tendono a offrire una migliore accessibilità nei centri urbani – spiegano il sindaco di Loano Luca Lettieri, l’assessore alle politiche sociali Manuela Zunino e il consigliere comunale delegato al Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche Paola Arecco insieme a Monica Caccia – Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti ed implementazioni delle tecniche, perciò le soluzioni suggerite dalle normative spesso appaiono surclassate dagli ultimi ritrovati, sia in termini di modalità di risoluzione dei problemi sia come impegno economico e di gestione. Inoltre, sono tecniche fruibili da tutte le utenze, con o senza deficit, quindi per una ‘omniaccessibilità’. Grazie al lavoro di progettazione e alla collaborazione di Antonio Azzalin, ricercatore privato con esperienza trentennale in materia di navigazione urbana e sistemi di aiuto per utenze con disabilità, che da sempre opera in collaborazione con istituti di ricerca, amministrazioni e associazioni, in accordo con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Savona, durante questa giornata avremo modo di approfondire quali sono queste tecnologie e, più in generale, il concetto di ‘omniaccessibilità’ delle nostre città”.

Le tecnologie in questione sono diverse. Ad esempio, ci sono i sistemi di aiuto per accessibilità migliorativa statica, cioè mezzi di varia tipologia che permettono un contatto diretto ed in autonomia con l’utente. Generalmente sono targhe e pannelli con informazioni invariabili visuali e tattili, su postazione fissa, associati a luoghi e strutture di interesse collettivo (stazioni, ospedali, musei, chiese, uffici ed edifici privati o pubblici, percorsi viari, ecc…). Pannelli che possono fungere da mappa visuale e tattile e veicolare varie informazioni e fornire all’utente una visione d’insieme dei luoghi e dei servizi, o di una frazione di area, permettendogli di conoscere la propria posizione rispetto al territorio. Queste ultime svolgono anche funzioni di “mappa d’orientamento”.

Ci sono poi i sistemi di aiuto per accessibilità migliorativa dinamica, caratterizzati per essere in grado di fornire informazioni a largo spettro e riferite a situazioni che possono essere mutevoli, anche imprevedibili. Questi sistemi possono operare nelle più svariate situazioni, generalmente sono per via elettronica (es. smartphone, tablet) e col supporto di App specifiche. Per mezzo di questi sistemi si aumenta considerevolmente il grado di autonomia e di accesso per tutte le utenze. Con queste App, generalmente gratuite, ogni utente avrà informazioni nel proprio idioma ed il suo dispositivo svolgerà ruoli davvero innovativi, di accompagnamento, di identificazione di luoghi ed oggetti, lettore i testi, etichette, menu, depliant, anche di manoscritti, descrizioni di persone e paesaggi, descrizione di video e/o immagini multimediali, eccetera.

In conclusione, per accessibilità migliorativa sono da intendersi interventi non invasivi e quelli di natura statica si possono interfacciare a quelli di natura dinamica e con configurazioni che possono variare senza dover predisporre rifacimento delle opere statiche. Perciò risulteranno di facile gestione ed economicamente vantaggiose per le amministrazioni.

Autore
Il Vostro Giornale

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