“A Gaza c’è un genocidio”, “Ma che dici?”. Scoppia la lite tra Marco Santin della Gialappa’s Band e uno spettatore: “Vai a studiare”

  • Postato il 24 agosto 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Dal palco del festival “Cabaret Amore Mio!” di Grottammare, la voce della Gialappa’s Band Marco Santin ha lanciato la propria denuncia sulla situazione a Gaza. Lo scorso 1 agosto, il comico è stato premiato con l’Arancia d’Oro alla carriera 2025. Insieme a Roberto Lipari, presentatore della serata, ha parlato della capacità del trio di scovare talenti della risata (come Aldo Giovanni e Giacomo e Paola Cortellesi) e ripercorso la storia di alcune delle trovate più riuscite della Gialappa’s. Poi, si è rivolto al pubblico con un appello sentito sulla guerra in Medioriente e il suo discorso ha suscitato la reazione indispettita di uno spettatore. Se ne è avuta notizia solo di recente, da quando il video della premiazione è stato pubblicato integralmente su YouTube.

Santin ha sfruttato una domanda di Lipari per introdurre l’argomento Gaza. “Negli anni ’80 la rivista King vi ha inserito tra i cento 30enni che avrebbero cambiato l’Italia. E a pensare come stavamo negli anni ’80 e come stiamo adesso, è colpa vostra?”, ha chiesto ironicamente durante l’intervista il presentatore e comico palermitano. “Questa è la domanda più bella che potessi farmi. Tu l’hai fatta per fare una battuta, ma io rimpiango alcuni governi precedenti che anziché guardare cosa fa Trump e poi scodinzolare, magari prendevano delle decisioni”, ha risposto la voce della Gialappa’s. Poi ha proseguito: “Nella fattispecie riguardo alla questione orripilante che sta succedendo a Gaza, dove gli unici imbecilli che non prendono una posizione siamo noi italiani. Lo trovo vergognoso perché ci sono bambini straziati tutti i santi ca*zo di giorni. Questa cosa mi fa impazzire e non solo a me. Scusate la parentesi, dopo rompo le palle ancora con Gaza perché è l’unico motivo per cui sono su questo palco”.

Lipari ha invitato quindi Santin a continuare il discorso ed esprimere il suo pensiero. “Questo non può essere un argomento divisivo, perché di fronte a una roba di questo tipo, non ci possono essere fazioni, non sono squadre di calcio. È il massacro di un popolo. E il massacro di bambini. Non ci può essere divisione, bisogna dire basta – ha tuonato Santin con decisione –. Non è vero che non si può fare niente. Possiamo donare alle associazioni che ci sono sul territorio, molte sono vere e cercano di fare delle cose”. Il comico ha poi messo l’accento anche sulla possibilità di ognuno di opporsi alla guerra a Gaza: “Possiamo ogni giorno protestare sui social. Solo così, qualche governo potrà vedere malcontento popolare e prendere qualche decisione diversa. Non è il caso dell’Italia perché quella (si riferisce alla presidente Giorgia Meloni, ndr) ha il paraocchi e non succederebbe niente. Facciamo sentire la nostra voce, se non altro per non essere ricordati nei libri di storia, fra 40 anni, come gli imbecilli che non hanno fatto niente mentre c’era il massacro di un popolo. Io da 4 mesi e mezzo, sui miei social pubblico solo robe su Gaza. Almeno non potrò sentire gente che dice di non aver saputo”.

Santin ha poi evidenziato che, con i mezzi di oggi, non è possibile ignorare il conflitto. E ha definito “caz*ate Hamas e il 7 ottobre”. A quel punto, è intervenuto uno spettatore dal pubblico. “Ma che ca*zo dici? Oh scemo, cosa dici che il 7 ottobre e Hamas sono ca**ate”. Il comico ha reagito in maniera dura, ma composta. “Scemo perché? Io ti ho dato dello scemo? – ha chiesto indispettito –. Pensi che sia partito tutto dal 7 ottobre? È dal 1946 che il popolo palestinese viene massacrato, vai a studiare invece di insultare la gente”, ha chiosato prima di ricevere, qualche minuto più tardi, il premio alla carriera.

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Il Fatto Quotidiano

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