A Bologna è nata una galleria d’arte vuole sostenere i giovani talenti dell’arte contemporanea 

Nasce nel 2023 a Bologna, e più precisamente in Via Barberia 24/A, BoA Spazio Arte, la galleria d’arte di Margherita Maccaferri che punta a valorizzare e sostenere i giovani talenti della scena contemporanea. 

Affermatasi grazie alla partecipazione di eventi quali: Art City 2024 (promosso da Arte Fiera), Open Tour 2024 (organizzato dall’Accademia delle Belle Arti di Bologna) e The Other Art Fair 2024 a Torino, la galleria si appresta a ospitare un nuovo progetto dedicato al rapporto tra uomo e natura, riunendo le opere del collettivo torinese Opiemme e dell’artista genovese Defe – pseudonimo di Alessio Defendini – con la mostra Negazione e disincanto, ospitata negli spazi di BoA dal 17 settembre (e visibile sino al primo novembre 2025). 

La mostra “Negazione e disincanto” da BoA Spazio Arte a Bologna

In un mondo travolto dai cambiamenti climatici dati dallo sfruttamento ambientale, la farfalla diventa un simbolo di trasformazione interiore e di adattamento per la sopravvivenza. Sulla base di questo concetto, le opere realizzate da Opiemme e Defe si fanno portavoce della leggerezza del piccolo insetto, ponendo un’attenzione particolare sulla pesantezza del nostro tempo e sulla nostra identità che muta. Un’osservazione dei cambiamenti dati da un passato analogico e un presente immerso nel digitale, e al mancato impegno nella salvaguardia della natura e dell’ambiente. La farfalla diventa quindi un dispositivo poetico e politico che mette in tensione concetti come permanenza e dissoluzione, mutazione e resistenza. 

Defe, Farfalla n°7, Erasmia sanguinoflua, 2022, illustrazioni in stampa digitale rifilate e applicate su legno 25x25x4,5 cm
Defe, Farfalla n°7, Erasmia sanguinoflua, 2022, illustrazioni in stampa digitale rifilate e applicate su legno 25x25x4,5 cm

Negazione e disincanto: due termini utilizzati con un’accezione positiva 

Le parole negazione e disincanto sono in veste speculare e interdipendente”, spiega l’artista Defe.“Entrambe hanno abbandonato le armi deponendole nella semantica; negare diventa la desiderata porta della nostra futura percezione”. 

Direttrice BoA Margherita Maccaferri
Direttrice BoA Margherita Maccaferri

Un invito a un’introspezione collettiva 

Gli artisti auspicano un risveglio”, spiega la gallerista Margherita Maccaferri.Una presa di coscienza che porti alla responsabilità e all’azione; una esplicita chiamata al riconoscimento del ruolo umano nell’attuale crisi ambientale e alla necessità di svelare le proprie illusorie convinzioni per poter agire con cognizione di causa. Un invito a un’introspezione collettiva che apre ad una rinascita simbolica e di impegno civile“. 

Valentina Muzi 

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Autore
Artribune

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