6 nuovi libri tra immagini, identità, paesaggi e monumenti

  • Postato il 18 settembre 2025
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  • Di Artribune
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Dalla soglia domestica di Morning Bus – dove un vialetto qualunque diventa cartina di tornasole di paure e gesti d’affetto – alla costellazione di voci di Fantastica, che ritrae Luca Beatrice e la Quadriennale in divenire. Mentre Élisabeth Roudinesco attraversa il nodo scivoloso dell’identità e le fotografie di Dante Bravo ci fanno entrare nel Vittoriale come in un teatro dell’io. Con Vecchie maestre Pollock e Parker non aggiungono nomi al canone della storia dell’arte: ne cambiano le lenti. Infine, Nuove cantine d’Europa mostra come l’architettura possa raccontare un territorio senza sovrastarlo. Sei libri diversi, un filo comune: imparare a vedere – le persone, le istituzioni, i luoghi – con un grado in più di attenzione.

Morning Bus – Greg Miller

Una soglia, ogni mattina: il punto in cui l’intimità di casa finisce e comincia il mondo. Greg Miller la osserva per dodici anni, nel Connecticut, dopo Sandy Hook. Con il banco ottico 8×10 mette a fuoco bambini e genitori all’estremità di un vialetto: un mantello di Halloween, uno zaino scintillante, un fiore stretto forte, perfino una gallina. Dettagli minimi che, sotto la calma della routine, trattengono un’ansia collettiva diventata parte del rito scolastico. Il merito del libro è tenere insieme tenerezza e allarme senza cedere al sensazionalismo: il tempo lungo è la sua vera tecnica, più ancora della macchina. Ogni ritratto è un fermo immagine dell’innocenza esposta, una misura della distanza tra sicurezza e vulnerabilità. Ne esce un racconto personale che parla a tutti: su cosa significhi accompagnare i figli, oggi, e su come i gesti più ordinari possano caricarsi di un peso che chiede di essere guardato, riconosciuto, condiviso.

Greg Miller
Morning Bus
L’Artiere, 2025
pag. 80, € 65
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Fantastica l’arte. Pensieri e parole per Luca Beatrice

Non un semplice omaggio, ma un libro–cantiere. Fantastica raccoglie pensieri, parole e fotografie in b/n per ricordare Luca Beatrice (1961–2025) e, insieme, per misurare la traccia progettuale lasciata alla Quadriennale: una visione aperta, curiosa, poco incline agli steccati. In controluce scorre la 18ª Quadriennale d’arte di Roma (Palazzo delle Esposizioni, ottobre 2025–gennaio 2026): 54 artisti, 187 opere, un racconto dell’arte italiana degli ultimi 25 anni che Beatrice aveva battezzato con un titolo-programma.
Il volume si apre con gli interventi istituzionali di Angelo Piero Cappello e Andrea Lombardinilo, poi intreccia voci diverse, Luigi Mascheroni, Costantino D’Orazio, Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi, Alessandra Troncone, Walter Guadagnini, componendo un ritratto a più mani, affettivo e critico. In chiusura, il testo di Giorgia Achilarre con bibliografia commentata e l’elenco di mostre e allestimenti: una mappa utile per attraversare il lavoro di Beatrice oltre i luoghi comuni.

AA.VV.
Fantastica l’arte. Pensieri e parole per Luca Beatrice
Bibliotheka Edizioni, 2025
pag. 112, € 18

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Sé come un re. Saggio sulle derive identitarie – Élisabeth Roudinesco

Storica della psicoanalisi tra le più autorevoli, Roudinesco affronta il tema più infiammabile del presente senza cedere al tono da pamphlet. Il libro non “prende parte” a un fronte: ricostruisce come le nozioni di identità — culturale, di genere, postcoloniale, intersezionale — si siano irrigidite fino a diventare bandiere, trasformando l’io in essenza e gerarchia. Il metodo è genealogico e chiaro: capitoli che mettono ordine nei principali nodi concettuali mostrano dove il dibattito si inceppa e indicano una via d’uscita nel pensare il soggetto come processo, relazione, storia che si scrive con gli altri più che contro gli altri. Il pregio sta nel tono lucido e accessibile: niente slogan, molte connessioni tra filosofia, psicoanalisi e cronaca culturale. Una lettura utile a chi vuole orientarsi oltre le semplificazioni polarizzate — per capire come siamo arrivati qui e come se ne esce senza scambiare la complessità per caos.

Élisabeth Roudinesco
Sé come un re. Saggio sulle derive identitarie
Mimesis Edizioni, 2025
pag. 238, € 22,00

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Il Vittoriale degli Italiani di Gabriele d’Annunzio nelle fotografie di Dante Bravo (1925-1931)
Il Vittoriale degli Italiani di Gabriele d’Annunzio nelle fotografie di Dante Bravo (1925-1931)

Il Vittoriale degli Italiani di Gabriele d’Annunzio nelle fotografie di Dante Bravo (1925-1931)

Un cantiere di memoria visto da dentro. Tra il 1925 e il 1931 Dante Bravo fotografa per incarico di Gabriele d’Annunzio il nascente Vittoriale: non solo i lavori della “Cittadella della memoria”, ma anche gli interni della Prioria. Questo volume pubblica integralmente circa 180 stampe, ordinandole come un percorso: dalla Camerata di Gasparo alla stanza di Leda, dal Cenacolo delle Reliquie alla stanza di Cheli. Ne esce il ritratto dell’ultima grande opera di d’Annunzio, insieme poetica e autobiografica: l’architettura come scenografia dell’io. Bravo registra con sguardo sobrio la stratificazione di oggetti, simboli, reliquie; la sequenza fa emergere l’intelligenza teatrale del progetto, tra celebrazione patriottica e culto privato. Libro prezioso per capire come il Vittoriale costruisca il proprio mito non solo nelle parole del Vate, ma nelle immagini che ne fissano, stanza dopo stanza, la messa in scena.

Il Vittoriale degli Italiani di Gabriele d’Annunzio nelle fotografie di Dante Bravo (1925-1931)
Skira, 2025
pag. 192, € 28,00
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Vecchie maestre. Donne, arte e ideologia – Griselda Pollock e Rozsika Parker

Non un “album di artiste ritrovate”, ma una resa dei conti con il modo in cui abbiamo imparato a guardare. Pollock e Parker smontano l’idea che la storia dell’arte sia un racconto neutro: mostrano come accademie, musei, manuali, perfino il lessico della critica (genio, maestro, musa) siano dispositivi che hanno definito l’arte come territorio maschile, relegando le donne a eccezione o ornamento. Il libro non si limita ad allungare il canone: ne interroga i presupposti. Attraverso letture serrate di opere e contesti, indaga come i criteri di valore si siano formati — e quali pratiche, generi e soggettività siano state espulse o declassate. Ne esce una cassetta degli attrezzi: per rivedere raccolte e mostre, per leggere le immagini oltre lo stereotipo, per capire come l’ideologia attraversi la forma. Finalmente in italiano, questo classico della critica femminista resta sorprendentemente attuale: più che dare risposte, cambia le domande. A chi lavora in musei e curatele, a chi studia e a chi guarda per piacere, suggerisce un gesto semplice e radicale: spostarsi di lato, mettere in crisi l’ovvio, ascoltare ciò che la tradizione ha messo a tacere.

Griselda Pollock e Rozsika Parker
Vecchie maestre. Donne, arte e ideologia
Tlon, 2025
pag. 336, € 18,00

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Nuove Cantine D’Europa. Territori e architetture – a cura di Francesca Chiorino e Roberto Bosi

Dieci cantine, cinque Paesi, un’unica domanda: come si racconta un vino attraverso lo spazio? Il volume curato da Chiorino e Bosi seleziona (con criteri critici, compositivi e geografici) dieci architetture recenti in Italia, Svizzera, Francia, Spagna e Portogallo, mostrando un cambio di passo rispetto all’era delle “icone”: qui le cantine raramente si impongono, piuttosto si innestano—ipogee, radenti, mimetiche—per rafforzare l’identità dei luoghi e il legame col terroir. L’alta qualità delle immagini mette a fuoco tre registri convergenti: il processo (spazi produttivi leggibili), il paesaggio agricolo (linee che assecondano filari e orografie), l’accoglienza (sale di degustazione come soglie narrative). Ne esce un atlante compatto, utile a progettisti e winelover: un repertorio di soluzioni dove l’architettura non “firma” soltanto, ma interpreta—trasformando la cantina in dispositivo culturale capace di tenere insieme tecnica, memoria e desiderio di luogo

Francesca Chiorino e Roberto Bosi (a cura di)
Nuove Cantine D’Europa. Territori e architetture
Electa, 2025
pag. 144, € 28
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