30 anni di Gentleman Fair Play: Milano celebra i valori senza tempo dello sport
- Postato il 12 settembre 2025
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- Di Forbes Italia
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Milano ha festeggiato la trentesima edizione del Premio Gentleman Fair Play nella cornice della Scuola Militare Teulié, trasformata per una sera in un salotto elegante dove si sono ritrovati campioni, dirigenti e volti dello spettacolo. Trent’anni dopo la sua nascita, il premio continua a ricordare che nel calcio – e nello sport – la vittoria non è tutto: conta come si vince.
Il premio più atteso, la “torretta d’oro” di San Siro destinata al Gentleman della Serie A, è andato a Lautaro Martínez. Il capitano dell’Inter, già protagonista con i suoi gol e la sua leadership, ha incarnato la capacità di coniugare competitività e correttezza: un riconoscimento che lo proietta non solo come bomber, ma come esempio di stile in campo e fuori.
Se Lautaro ha portato a casa il titolo assoluto, le categorie di club hanno visto protagonisti altri volti simbolici della stagione: Henrikh Mkhitaryan per l’Inter, Rafael Leão per il Milan, Andrea Cambiaso per la Juventus e Patrick Ciurria per il Monza. Segno che lo spirito Gentleman non ha colore, ma si distribuisce equamente tra rivali storici.
L’anniversario ha dato spazio anche a chi ha scritto la storia del calcio fuori e dentro al campo. Giuseppe Marotta e Adriano Galliani hanno ricevuto il titolo di Gentleman Dirigenti, due percorsi paralleli che hanno definito intere epoche di Serie A. Sul palco è salito anche Javier Zanetti, premiato come Gentleman Calciatore dei 30 anni: simbolo eterno di correttezza e oggi testimone attivo con la sua Fondazione PUPI, a dimostrazione che il fair play continua oltre la carriera.
Non sono mancati premi dedicati al futuro e alle sorprese della stagione, premiando la freschezza di Samuele Ricci
con il riconoscimento intitolato a Gianluca Vialli e celebrando Massimo Coda, diventato miglior marcatore di sempre in Serie B. Nella Lega Pro i riflettori si sono accesi persino sui medici sociali, a ribadire che gentilezza e dedizione non si esprimono solo tra i novanta minuti.
Il calcio femminile ha avuto la sua ambasciatrice con Barbara Bonansea, premiata come Lady Fair 2024/25. Un riconoscimento che allarga lo sguardo oltre la Serie A maschile e valorizza il contributo delle atlete alla diffusione dei valori sportivi.
Non è mancata l’anima solidale: i progetti della Fondazione PUPI e dell’associazione In Campo con il Cuore hanno trovato spazio nella serata, segno che la gentilezza è un valore che si traduce in impegno concreto. Lo stesso Gianfranco Fasan, ideatore e organizzatore dal 1996, è stato omaggiato con un riconoscimento dedicato alla costruzione di gentilezza nello sport, quasi a chiudere un cerchio iniziato tre decenni fa.
Trent’anni dopo, il Premio Gentleman rimane fedele alla sua intuizione originaria: lo sport è competizione, certo, ma la sua vera grandezza si misura nei gesti che restano. Milano, per
una sera, ha celebrato chi sa vincere con stile e chi sa trasformare il fair play in una forma di leadership.
di Lucrezia Van Stegeren
L’articolo 30 anni di Gentleman Fair Play: Milano celebra i valori senza tempo dello sport è tratto da Forbes Italia.