25 aprile, Balleari in consiglio regionale: “Basta divisioni, ancora oggi c’è chi rinfocola l’odio”
- Postato il 17 aprile 2025
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- Di Genova24
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Genova. “È un anniversario che sancisce una democrazia finalmente giunta oggi all’ottantesimo compleanno. Io vorrei un’unificazione, vorrei considerare il 25 aprile la festa di tutta l’Italia, non soltanto di una parte, perché purtroppo questa divisione non ha mai portato a qualcosa di buono”. Lo ha detto Stefano Balleari, presidente del Consiglio regionale della Liguria, a margine della seduta solenne in prossimità della Liberazione di cui ricorre l’ottantesimo anniversario.
“Una festa che non prevede esclusi, ma che tutti abbraccia e ricomprende in una storia comune di popolo – spiega Balleari, esponente di Fratelli d’Italia, nel suo intervento in aula -. Ciononostante, sempre più aspro appare oggi lo scontro politico ed esistenziale. E da qualche parte viene rinfocolato quell’odio che contrappose gli italiani in una guerra civile: intolleranza verso il pensiero altrui, atti vandalici, minacce, aggressioni (individuali, di gruppo e anche contro le forze dell’ordine), sono ancora all’ordine del giorno da parte degli estremisti di ogni colore. Con buona parte della politica che non sempre ha il coraggio di condannare in modo bipartisan questi atti illiberali e violenti“.
Poi Balleari cita il discorso dell’ex presidente della Camera Luciano Violante a Montecitorio nel 1996: “Mi chiedo se l’Italia di oggi non debba cominciare a riflettere sui vinti di ieri. Non perché avessero ragione, o perché bisogna sposare, per convenienze non ben decifrabili, una sorta di inaccettabile parificazione tra le due parti. Bensì perché occorre sforzarsi di capire, senza revisionismi falsificanti, i motivi per i quali migliaia di ragazzi e soprattutto di ragazze, quando tutto era perduto, si schierarono dalla parte di Salò e non dalla parte dei diritti e della libertà. Questo sforzo, a distanza di mezzo secolo, aiuterebbe a cogliere la complessità del nostro Paese, a costruire la Liberazione come valore di tutti gli italiani, a determinare i confini di un sistema politico nel quale ci si riconosce per il semplice e fondamentale fatto di vivere in questo Paese, di battersi per il suo futuro, di amarlo, di volerlo più prospero e più sereno“.
“Il fascismo ovviamente è stato condannato, ma è sancito anche dalla nostra Costituzione – prosegue Balleari a margine -. Io sono di estrazione piuttosto liberale, sono contrario a tutti i tipi di totalitarismi, esattamente nell’ottica che è stata recepita dall’Unione europea nel 2019″.
Ma qual è la ragione delle “divisioni” di cui parla? “Forse sono anche una mancanza di conoscenza vera della storia, perché non ci sono stati solo i partigiani e comunque i partigiani non erano soltanto partigiani rossi, perché c’erano anche partigiani bianchi, partigiani monarchici, c’erano addirittura partigiani che erano prima iscritti al Partito Fascista. In quest’ottica deve essere una festa di tutti”. D’altro canto c’è chi accusa la destra di non aver preso le distanze in maniera netta dal fascismo: “Credo che la presa di distanza ci sia stata in primis da parte del segretario del nostro partito, che è anche il primo ministro, che ha condannato il fascismo e pertanto su questo non c’è altro da dire. Direi che abbiamo affrontato problema in maniera radicale”, replica Balleari.
A tenere l’orazione è stato Marcello Flores D’Arcais, storico esperto di genocidi: “Genova – ricorda – è stata un’esperienza unica in Europa per le modalità con cui la liberazione è avvenuta e non è un caso che il presidente Mattarella verrà in questa occasione qui. La Resistenza in Liguria complessivamente ha avuto tante sfaccettature diverse ed esperienze molteplici che tutte insieme a livello unitario hanno mostrato come non sia esistita una Resistenza unica, che spesso invece nella memoria del dopoguerra è stato quello che ha prevalso”.
Le reazioni
“Il 25 aprile è la Festa della Liberazione del nostro Paese dall’occupazione nazista e dal fascismo. Rispediamo al mittente il tentativo del Presidente del consiglio regionale Balleari di utilizzare la solennità della convocazione del Consiglio Regionale della Liguria per trovare parole per giustificare chi decise di stare dalla parte degli oppressori nazi-fascisti, invece di lottare per la libertà – commenta il segretario regionale del Pd Davide Natale -. Il 25 aprile sia la Festa della Libertà ritrovata e vogliamo fare arrivare un pensiero ai tanti che con la loro azione hanno permesso di costruire un Paese libero e democratico. Mai nessuna parola sarà all’altezza per ringraziare quei giovani partigiani che lottarono in prima persona, per i tanti che li sostennero nelle città e nei paesi e per tutti coloro che resistettero alla furia nazi-fascista. Viva il 25 aprile, viva la lotta partigiana e viva l’Italia antifascista”.