“170 mail al giorno, una notifica ogni due minuti e 50 messaggi fuori orario. Lavorare è diventato impossibile dopo il Covid”: la denuncia nel Work Trend Index di Microsoft

  • Postato il 24 giugno 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Lavoro e strumenti digitali viaggiano di pari passo. Dal Covid in avanti sono cambiate le dinamiche per i lavoratori. Mail, call, messaggi su Teams e pensiero costante all’impiego: il mondo del lavoro è diventato molto più stressante e lo afferma il nuovo studio del Work Trend Index di Microsoft, che ha raccolto i dati anonimizzati provenienti dalla sua piattaforma 365 e ha analizzato una giornata lavorativa. Ma quali sono i motivi che hanno portato a questa tesi? E cosa è cambiato per un lavoratore?

Mail costanti – La mail è diventata, ormai, il principale strumento per scambiarsi informazioni, aggiornamenti e dettagli sul luogo di lavoro. Come riportato dallo studio, ben quattro persone su dieci iniziano la giornata alle 6 del mattino controllando le mail. Il motivo? Sarebbe un modo per stabilire priorità e darsi una sorta di gerarchia durante la giornata. In media, un lavoratore riceve 117 mail al giorno ma i numeri sono destinati ad aumentare. Per lo più si tratta di invii di massa (a venti o più utenti), che hanno subito una crescita del 20%, quelli individuali sono scesi, invece, del 5%. Anche la situazione su Teams non è delle migliori. Sul sistema di messaggistica aziendale, sono circa 153 i messaggi ricevuti in media, anche in questo caso con un aumento annuo tra il 6% e il 20% a seconda della zona di riferimento (maggiore in Europa Centrale e Orientale).

Riunioni – Un altro campanello d’allarme è dato dalle riunioni. Lo smart working e il lavoro a distanza hanno aumentato il numero di “call” all’interno di un’azienda. Spesso, sottolinea l’indagine de La Repubblica, gli orari scelti si inseriscono in quelli più prolifici per un lavoratore (9-11 o 13-15). Questi appuntamenti diventano sempre più complessi e spesso anche comunicati all’ultimo. Anche in questo caso, sono in aumento le “call” con un numero sempre maggiore di partecipanti (anche superiori alle 65).

Weekend e lavoro – Anche la giornata lavorativa svolge un ruolo di tensione importante. Dopo il lockdown, il lavoratore è solito farlo anche nelle ore serali, con un aumento delle riunioni dopo le 20 del 16% su base annua. Sempre dall’analisi, un lavoratore riceve più o meno 50 messaggi al di fuori delle ore d’impiego. Il weekend non è più momento di riposo totale, ma anche in quel caso si controllano mail e massaggi, soprattutto dopo le 18 della domenica per prepararsi alle settimana che sta per iniziare. Tante fonti di stress e ansia, quindi, che non aiutano il lavoratore. E l’ingresso dell’AI potrebbe non migliorare la situazione.

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