10 aprile 1991: la tragedia del Moby Prince

  • Postato il 10 aprile 2025
  • Di Focus.it
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Il 10 aprile 1991, il traghetto italiano Moby Prince entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo nel porto di Livorno, innescando un incendio devastante che causò la morte di 140 persone tra passeggeri e membdi equipaggio; l'unico sopravvissuto fu il giovane mozzo Alessio Bertrand. Come avvenne l'incidente Alle 22:03, il Moby Prince lasciò Livorno diretto a Olbia con 75 passeggeri e 66 membri dell'equipaggio. Poco dopo, la prua del traghetto colpì la cisterna numero 7 dell'Agip Abruzzo, ancorata nelle vicinanze, causando la fuoriuscita di circa 2.700 tonnellate di petrolio grezzo. Il combustibile si incendiò rapidamente e le fiamme avvolsero il traghetto.. La richiesta di soccorso e i ritardi Secondo le ricostruzioni il primo mayday (la richiesta di soccorso) fu lanciato alle 22:25 dal marconista del Moby Prince tramite una radio portatile, poiché non si trovava nella sala radio al momento dell'impatto. Tuttavia i soccorsi raggiunsero il traghetto solo alle 23:35, oltre un'ora dopo la collisione: l'incendio non fu immediatamente domato e questo causò l'elevato numero di vittime. ​ Le incongruenze emerse nelle indagini Le indagini successive sollevarono interrogativi sulla effettiva presenza di nebbia quella sera e sulla posizione esatta dell'Agip Abruzzo al momento dell'incidente. Alcune testimonianze successive indicarono infatti che la visibilità era buona, mentre altre sostenevano il contrario. Inoltre la posizione della petroliera sollevò dubbi sulla sua corretta collocazione nel porto. Restano dunque molti aspetti da chiarire nel disastro del Moby Prince, che rimane la più grave tragedia nella marina mercantile italiana dal secondo dopoguerra. A Livorno una piazza è stata dedicata alle vittime. .
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Focus.it

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