1 Novembre, perché è festa? La vera storia di Ognissanti
- Postato il 1 novembre 2025
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- Di Blitz
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l 1° novembre è una delle giornate più importanti del calendario italiano. Scuole e uffici chiusi, città più silenziose e un’atmosfera di raccoglimento che precede la Commemorazione dei Defunti. Ma perché questa data è festiva? E qual è il vero significato della Festa di Ognissanti, che ogni anno unisce milioni di persone in Italia e nel mondo?
Per comprenderlo, bisogna tornare indietro nel tempo, tra riti antichi, fede e tradizione, fino a scoprire come questa ricorrenza sia diventata una delle più sentite della cultura europea.
Le origini di Ognissanti: da rito pagano a celebrazione cristiana
Prima ancora di essere una festa cristiana, il 1° novembre aveva un profondo significato spirituale nelle popolazioni antiche.
Nell’Europa celtica si celebrava in questi giorni Samhain, la festa che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Era un momento di passaggio tra la luce e l’oscurità, un periodo in cui, secondo la leggenda, il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava.
Quando il cristianesimo si diffuse, la Chiesa decise di dare un nuovo significato a quella tradizione, trasformandola in una giornata dedicata ai santi e ai martiri della fede. Il papa Gregorio III, nell’VIII secolo, consacrò una cappella di San Pietro “a tutti i santi”, fissando la celebrazione il 1° novembre.
Più tardi, papa Gregorio IV estese ufficialmente la festa a tutta la Chiesa, rendendola una solennità universale.
Da allora, Ognissanti è diventata la festa di tutti coloro che hanno vissuto nella fede e nella bontà, anche senza essere mai stati canonizzati.
Il significato della Festa di Ognissanti

La Festa di Ognissanti (in latino Festum Omnium Sanctorum) è un inno alla vita, alla speranza e alla luce.
Non è una festa dedicata alla morte, ma alla santità e alla comunione spirituale tra cielo e terra.
Il messaggio di Ognissanti è universale: ricordare che ogni persona, nella sua quotidianità, può diventare un esempio di amore, fede e giustizia.
È un giorno in cui la Chiesa invita i fedeli a guardare ai santi come modelli di vita, ma anche a riflettere sulla possibilità che ognuno di noi, con le proprie azioni, possa contribuire al bene comune.
La festa non riguarda solo i santi “ufficiali”, ma anche le anime giuste, quelle persone comuni che hanno vissuto in modo retto e altruista. Per questo motivo Ognissanti è una ricorrenza universale, che parla a tutti, credenti e non.
Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti: due giornate legate
Il 1° novembre e il 2 novembre formano un binomio inscindibile nella cultura italiana. Il primo celebra la gloria dei santi e dei beati, mentre il secondo, noto come Giorno dei Morti, è dedicato alla preghiera per le anime dei defunti.
Questa vicinanza di date non è casuale. Fin dal Medioevo, la Chiesa volle unire la celebrazione della vita eterna (Ognissanti) con il ricordo di chi non c’è più (Commemorazione dei Defunti), dando vita a un periodo dell’anno in cui fede e memoria si incontrano.
In molte regioni d’Italia, queste giornate si accompagnano a riti e tradizioni popolari. Al Sud, per esempio, si preparano dolci tipici come le ossa dei morti o i pupi di zucchero, mentre in Emilia e in Toscana si offrono i fave dei morti, piccoli biscotti simbolo di resurrezione. Sono gesti semplici, ma profondamente simbolici, che uniscono generazioni diverse nel segno del ricordo.
Perché il 1° novembre è festivo in Italia
In Italia, il 1° novembre è riconosciuto come giorno festivo nazionale. Fa parte delle festività civili stabilite dallo Stato e coincide con una delle solennità religiose più importanti dell’anno liturgico cattolico.
È una giornata in cui scuole, uffici e aziende restano chiusi, ma non solo per motivi religiosi: Ognissanti rappresenta anche un momento di pausa collettiva, di introspezione e di tempo dedicato agli affetti.
Il suo valore va oltre la fede: è una celebrazione della memoria e della gratitudine, un’occasione per ricordare che la santità non è un concetto lontano, ma può manifestarsi nella vita di tutti i giorni.
Le tradizioni di Ognissanti nel mondo
La Festa di Ognissanti non è solo italiana: viene celebrata in moltissimi Paesi del mondo, spesso con tradizioni uniche.
In Francia, dove è conosciuta come La Toussaint, le famiglie portano crisantemi sulle tombe dei propri cari, simbolo di eternità e rispetto. In Spagna, la giornata è accompagnata da rappresentazioni teatrali e specialità gastronomiche come gli huesos de santo. In Polonia, i cimiteri si illuminano con migliaia di candele, creando un paesaggio suggestivo e commovente.
In Messico, invece, la festa si fonde con il celebre Día de los Muertos, una delle ricorrenze più iconiche al mondo: altari colorati, cibo, musica e danze celebrano la vita e il legame indissolubile con chi non c’è più.
In tutte queste tradizioni emerge un filo comune: onorare la memoria attraverso la vita, non con tristezza, ma con gratitudine e speranza.
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