Un viaggio nel borgo dei sogni, alla scoperta del luogo più affascinante d’Italia: storia millenaria e vini d’eccellenza
- Postato il 7 settembre 2025
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- Di Blitz
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Nel cuore della Val d’Orcia, arroccato su una collina, si trova un borgo che incarna la quintessenza della Toscana autentica.
Con poco più di 5.000 abitanti, Montalcino è il comune più esteso della provincia di Siena e si caratterizza per un territorio ricco di frazioni, piccoli borghi, torri, pievi romaniche e casali ristrutturati. La sua collocazione strategica offre panorami mozzafiato sulle colline toscane punteggiate da vigneti e oliveti, che costituiscono il paesaggio tipico della zona.
Passeggiare nel centro storico significa immergersi in un viaggio nel tempo. Tra i luoghi da non perdere:
- La Concattedrale del Santissimo Salvatore (Duomo di Montalcino), costruita nel XIX secolo su progetto neoclassico di Agostino Fantastici, con un interno armonioso a tre navate e opere d’arte di grande valore, come l’Immacolata Concezione di Francesco Vanni del 1588.
- La Fortezza di Montalcino, eretta nel 1361, è un esempio emblematico di architettura militare medievale con la sua pianta pentagonale. La fortezza offre un suggestivo percorso lungo i bastioni e una vista panoramica sulla Val d’Orcia, ospitando eventi culturali e degustazioni enogastronomiche.
- Il Palazzo dei Priori, affacciato su Piazza del Popolo, è il centro storico e istituzionale del borgo, risalente alla fine del XIII secolo. La struttura conserva gli stemmi dei podestà medievali e una torre merlata con orologio che domina il paesaggio urbano.
- I Musei Riuniti ospitano una preziosa collezione di oltre duecento opere d’arte, tra cui capolavori di Simone Martini, Bartolo di Fredi e il Vecchietta, nonché reperti archeologici etruschi, romani e dell’età del Bronzo e una sezione dedicata all’arte novecentesca con opere di Arturo Luciani.
A pochi chilometri dal centro, nella frazione di Castelnuovo dell’Abate, si trova la suggestiva Abbazia di Sant’Antimo, un gioiello del romanico toscano del XII secolo immerso nella campagna, tra vigneti e oliveti. Il complesso abbaziale è un luogo di grande spiritualità e bellezza architettonica.
La geografia e la storia millenaria di Montalcino
Situato a circa 567 metri sul livello del mare, il territorio di Montalcino si sviluppa su un sistema collinare che raggiunge punte di oltre 600 metri in località come Poggio Osticcio e Poggio Civitella, quest’ultimo sede di un’antica fortezza etrusca. Il clima è tipicamente mediterraneo con una diffusività atmosferica media, ideale per la coltivazione della vite.
Le origini del nome Montalcino sono riconducibili a due ipotesi: il Mons Lucinus, in riferimento alla dea Lucina o a un “bosco sacro”, oppure Mons Ilcinus, cioè “monte dei lecci”, pianta che ancora oggi caratterizza la zona e compare nello stemma cittadino.
Il borgo affonda le radici nell’epoca etrusca, con testimonianze archeologiche come la fortezza di Poggio Civitella, e si sviluppa nel medioevo come Comune autonomo. Tra il XII e il XIII secolo Montalcino visse alterne vicende di alleanze e conflitti con Siena e Firenze, subendo assedi e riconquiste. Nel 1462 ottenne il titolo di città da Papa Pio II e fu elevata a diocesi.
La storia recente ha visto una ripresa economica legata soprattutto alla produzione vinicola, con il Brunello di Montalcino che ha portato nuova linfa al territorio.

Il Brunello di Montalcino è uno dei vini più prestigiosi d’Italia e rappresenta un simbolo di eccellenza per il territorio. Prodotto esclusivamente con uve Sangiovese grosso coltivate nelle vigne più antiche del comune, il Brunello è un vino rosso DOCG caratterizzato da un colore rubino intenso, profumi complessi di frutti rossi, vaniglia e spezie, e un gusto armonico, strutturato e persistente.
La vinificazione prevede una fermentazione alcolica con macerazione sulle bucce di 25-30 giorni a temperatura controllata, seguita da una fermentazione malolattica spontanea. L’affinamento si svolge in botti di rovere slavonese da 10 a 32 ettolitri per un periodo che varia dai 34 ai 38 mesi, seguito da un’ulteriore maturazione in bottiglia di almeno 6 mesi. Il Brunello è commercializzato a partire dal quinto anno dopo la vendemmia, mentre la Riserva richiede un invecchiamento minimo di sei anni.
Le caratteristiche organolettiche del Brunello, con sentori di lampone, ciliegia, mora e note di cuoio, lo rendono ideale da abbinare a carni rosse alla griglia, selvaggina e formaggi stagionati.
Tra le etichette più apprezzate si segnalano:
- Collemattoni Brunello di Montalcino: con profumi intensi di frutti selvatici, legno nobile e un gusto caldo e persistente, premiato con 97 punti ai Decanter World Wine Awards 2023.
- Poggio Nardone Brunello di Montalcino: elegante e strutturato, con aromi di spezie e piccoli frutti rossi, valutato 93 punti da WinesCritic.com.
- Poggio San Polo Podernovi Brunello di Montalcino: intenso e persistente, con note di violetta, frutti di bosco e vaniglia, con un punteggio di 96 punti da James Suckling.
La produzione di Brunello è cresciuta significativamente, passando da 11 produttori negli anni ’60 a oltre 200 oggi, con una produzione annua di circa 330.000 casse.
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