Turista uccisa dal motoscafo, il Messaggero: lo skipper positivo alla droga. Lui si difende: “Ho bevuto solo un tè energizzante”
- Postato il 6 agosto 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Emergono i primi risultati dai test antidroga sullo skipper coinvolto nell’incidente nautico del 12 luglio sul lago di Como, costato la vita alla turista olandese Julina De Lannoy, 33 anni. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, gli esami indicano che l’uomo, 45 anni e residente a Como, era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti al momento dell’impatto. Lo skipper però nega: “Ho bevuto solo un tè energizzante”.
Secondo una prima ricostruzione, la giovane turista si trovava su una barca a noleggio con alcune amiche, quando l’imbarcazione è stata speronata, per cause ancora da accertare, dal taxi boat guidato dal 45enne. Julina è stata sbalzata in acqua e colpita dall’elica, riportando ferite gravissime. Lo stesso skipper si è tuffato per soccorrerla e l’ha portata a riva, ma la 33enne è morta dissanguata poco dopo all’ospedale Sant’Anna. Le indagini, coordinate dalla Procura di Como e condotte dal Reparto aeronavale della Guardia di Finanza, stanno cercando di chiarire la dinamica e la velocità delle due imbarcazioni. I mezzi sono stati sequestrati. Intanto, racconta ancora il Messaggero, i militari hanno perquisito l’abitazione dello skipper, trovando droga e un tè esotico. L’uomo è indagato per omicidio nautico aggravato e gli accertamenti tossicologici proseguiranno.
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