Trump e Putin, il vertice in Alaska. Ecco cosa aspettarsi

  • Postato il 14 agosto 2025
  • Di Panorama
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L’avvio del vertice di Anchorage tra Donald Trump e Vladimir Putin è imminente. Vale quindi la pena di domandarsi che cosa ci si possa aspettare da questo faccia a faccia. Secondo quanto riferito da Axios, il presidente americano, durante una recente videoconferenza con Volodymyr Zelensky e con i leader europei, avrebbe detto che il suo obiettivo sarebbe innanzitutto quello di arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina, per poi sondare la possibilità di concludere un accordo di pace vero e proprio. Trump ha anche fatto sapere che, qualora il vertice in Alaska dovesse rivelarsi soddisfacente, spererebbe di poter celermente organizzare un trilaterale tra lui stesso, Putin e Zelensky. A tal proposito, la Casa Bianca starebbe già valutando possibili sedi per ospitare questo eventuale vertice alla fine della prossima settimana. Mercoledì, Trump ha inoltre minacciato delle “conseguenze molto gravi”, qualora Mosca non dovesse impegnarsi a porre fine al conflitto in Ucraina. Il riferimento era fondamentalmente alla possibilità di imporre dazi secondari sull’energia russa: uno scenario, questo, che, poco prima, era stato evocato dal segretario al Tesoro americano, Scott Bessent.

In questo quadro, Trump, secondo Axios, ha ribadito la necessità che abbiano luogo degli scambi territoriali tra Kiev e Mosca. In particolare, stando a indiscrezioni riferite dal Times, americani e russi starebbero attualmente discutendo di un possibile “modello Cisgiordania”: il che implicherebbe che il riconoscimento di alcuni territori ucraini a Mosca avvenga de facto ma non de iurePolitico, dal canto suo, ha riportato che Trump avrebbe dato disponibilità agli europei e a Zelensky di fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina, per quanto “a determinate condizioni”. Stando alla testata, gli Stati Uniti sarebbero infatti “disposti a svolgere un ruolo nel fornire a Kiev i mezzi per scoraggiare una futura aggressione russa in caso di raggiungimento di un cessate il fuoco”. Politico ha però precisato che “Trump avrebbe assunto un simile impegno solo se l’iniziativa non fosse stata parte della Nato”. Non è comunque ancora chiaro in che cosa tali garanzie consisterebbero, fermo restando che l’attuale amministrazione americana ha finora ripetutamente escluso un ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica.

Dall’altra parte, secondo il Telegraph, l’inquilino della Casa Bianca sarebbe pronto a offrire a Putin l’accesso alle terre rare dell’Alaska, nonché la revoca delle sanzioni al settore dell’aviazione, in cambio di progressi diplomatici concreti sull’Ucraina. Se queste proposte dovessero essere confermate, Trump potrebbe usarle anche per cercare di allontanare il più possibile Mosca da Pechino: il che, come è noto, è uno dei suoi principali obiettivi nel suo rapporto politico con la Russia. Al contempo, come abbiamo visto, il presidente americano non sta rinunciando a mettere sotto pressione il Cremlino con la minaccia di nuove sanzioni e dazi secondari.

Più in generale, Trump potrebbe far leva anche su una pressione di natura geopolitica. L’inquilino della Casa Bianca ha inferto un duro colpo all’influenza russa nel Caucaso del Sud, dopo aver mediato, la scorsa settimana, un accordo tra Armenia e Azerbaigian. Putin è inoltre in difficoltà anche in Medio Oriente, soprattutto dopo la caduta di Bashar al Assad in Siria alla fine dell’anno scorso. Lo zar è ciononostante sempre più convinto di essere in vantaggio sul campo di battaglia. E questo certo non lo rende troppo incline ad accettare un cessate il fuoco completo. Come sottolineato mercoledì dal National Interest, “la strategia russa non richiede la conquista del territorio ucraino per produrre i risultati politici desiderati dal Cremlino. Al contrario, in un modo che ricorda Carl von Clausewitz, presuppone che la vittoria militare deriverà dalla mancanza di volontà di Kiev, Washington e delle principali capitali europee”. Insomma, il vertice che sta per tenersi ad Anchorage si apre con non poche incognite. Ma l’eventualità di una svolta non è forse del tutto impossibile.

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Panorama

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