Truffa dei QR code falsi sui parchimetri: come riconoscerli e non farsi ingannare
- Postato il 24 giugno 2025
- Di Panorama
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Nel grande e variegato mondo delle truffe, di cui ogni giorno tante persone sono vittime, se ne aggiunge una nuova: la truffa del parchimetro. Fino a poco tempo fa, l’unico modo per ottenere il biglietto da esporre sul cruscotto dell’auto era pagare con banconote o monetine. Con l’introduzione del pagamento tramite smartphone, però, alcuni malviventi, esperti di tecnologia, hanno colto l’opportunità di appropriarsi illegalmente dei dati delle carte di poveri malcapitati, sfruttando proprio i parchimetri.
In cosa consiste
Questo nuovo raggiro, ormai diffuso in molte città italiane ed europee, inganna ignari automobilisti che, credendo di pagare il posteggio, in realtà “regalano” soldi a criminali senza scrupoli. I truffatori applicano adesivi con QR code falsi sopra quelli originali del parchimetro, riuscendo così a ottenere i dati delle carte di credito. Il codice rimanda a un sito creato appositamente per ingannare gli utenti, facendo loro credere che sia il portale o l’app ufficiale per il pagamento della sosta.
Una volta inseriti i dati, i truffatori hanno libero accesso ai fondi, mentre le vittime non si accorgono di aver consegnato i loro dati a dei criminali anziché all’azienda responsabile della riscossione.
Tra le città italiane maggiormente colpite c’è Verona, dove l’azienda AMT3, che gestisce il Piano Urbano della Sosta per conto del Comune, ha già segnalato la presenza di QR code falsi e ha posizionato cartelli di avviso con la scritta: “Attenzione, nessun QR code è abilitato al pagamento della sosta”.
Come difendersi
Il modo più semplice per evitare questa truffa è verificare, prima di effettuare il pagamento tramite QR code, che il codice non sia un adesivo applicato sul parchimetro. I QR code veri non sono applicati esternamente sull’apparecchio, ma fanno parte integrante della stampa con le istruzioni per l’uso.
Inoltre, ogni volta che viene richiesto l’inserimento dei dati della carta, è fondamentale assicurarsi dell’autenticità e della sicurezza del sito o dell’applicazione utilizzata per il pagamento.
Perché oltre il danno di vedersi il conto svuotato, la truffa del parchimetro riserva pure una beffa: non pagando il parcheggio correttamente si corre infatti il rischio di ricevere una multa per mancato pagamento della sosta, aggravando così la situazione.