Toscana: in Val di Cecina apre il Museo della Terra per raccontare storia e geologia del territorio

  • Postato il 6 settembre 2025
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Non tutti sanno che è grazie ai minerali e ai metalli contenuti nelle cosiddette colline metallifere che gli Etruschi si sono insediati a Montecatini, nella Val di Cecina (da non confondersi con Montecatini Terme, che sta da tutt’altra parte). E che qui hanno dato vita a una fiorente civiltà che poi ha sfruttato i metalli, soprattutto il rame, fino a tempi recentissimi. Sono state le miniere di Montecatini, infatti, ad aver dato vita ad una delle più gloriose industrie chimiche italiane, la Montecatini Spa che poi diventò Montedison. Insomma fin dal Medioevo, le caratteristiche del territorio hanno fatto sì che i castelli sorgessero proprio dove era garantito approvvigionamento idrico e risorse agro-silvo-pastoriali e minerarie. A raccontarlo, a Montecatini, ci sarà presto un nuovo museo interamente dedicato alla storia e alla geologia del territorio.

A Montecatini inaugura il Museo della Terra

Il Museo della Terra nasce nell’ambito del PNRR Borghi e ha visto il riallestimento di Palazzo Pretorio (l’antico palazzo comunale prima che quest’ultimo si spostasse più in basso in Palazzo Mori settant’anni fa) con interventi strutturali e tecnologici che coinvolgono in particolare l’ingresso dell’edificio e si estendono ai piani superiori, dove è stato creato un percorso museale innovativo. Grazie all’uso delle tecnologie informatiche, infatti, i visitatori potranno “sfogliare” le pagine della storia del territorio comunale come se fossero pagine di un libro digitale. S’inizia dall’epoca etrusca, prosegue con quella romana, attraversa alto e basso medioevo, rinascimento ed età moderna, offrendo una panoramica immersiva e interattiva.

Come sarà il nuovo Museo della Terra

Così, attraverso QR-code e installazioni multimediali, sarà possibile esplorare documenti, reperti e contenuti video che raccontano la millenaria evoluzione di tutta l’area. In particolare, il piano terra del museo è dedicato interamente alla geologia, elemento chiave per comprendere le dinamiche insediative e lo sviluppo delle civiltà che hanno abitato queste terre.

Il Museo della Terra nelle parole dell’assessore alla cultura David Querci

Nell’allestimento ho messo al centro la necessità di ripercorrere la storia del territorio comunale dall’età villanoviana – Secolo IX a.C. – fino allo sfruttamento del salgemma e del rame, nei Secoli XIX e XX. Attraverso 7 sale sarà possibile, con l’uso di moderni sistemi interattivi quali visori e qrcode, entrare appieno nelle vicende umane di questo lembo di Toscana occidentale, per capire quali sono le condizioni geologiche, quali erano le dinamiche insediative in età etrusca, romana, alto e basso medievale e moderna. Pannelli esplicativi, ricostruzioni virtuali, approfondimenti, presenza del sistema “loquis”, bambini virtuali che raccontano ciò che contengono i pannelli per i bambini, appunto: tutto concorre a consentire al visitatore di conoscere la storia di questa terra, posta tra Volterra ed il mare, che tanta importanza ha avuto nei secoli scorsi e che oggi ricompone, per la prima volta in assoluto, tutti i frammenti di un mosaico che ha la sostanza del passato e la forma del futuro”, spiega ad Artribune l’assessore alla cultura del borgo, David Querci , che ha curato l’allestimento assieme a Ilaria Benetti (della Soprintendenza di Pisa – Livorno) e a Sergio Piane (degli Amici del Museo di Storia naturale di Rosignano Marittimo) in accordo col sindaco Francesco Auriemma. Un altro piccolo lascito locale di quella troppo esigua parte dei fondi PNRR destinati alla cultura.

Caterina Angelucci

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Autore
Artribune

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