Tesla Pi Phone, tutto quello che c’è da sapere sul telefonino che (per ora) non esiste ma che tutti vorrebbero

  • Postato il 29 settembre 2025
  • Di Panorama
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Prezzo fissato a 789 dollari, c’è chi lo immagina capace di collegarsi direttamente a Starlink, chi sogna di lasciarlo caricare al sole, chi è pronto a minare criptovalute con un tap sullo schermo e chi, addirittura, già ci vede integrata Neuralink per comandarlo col pensiero. È il fantomatico Tesla Pi Phone, l’oggetto hi-tech più discusso mai esistito… senza mai esistere.

Un mito partito da qualche render online nel 2021 e rimbalzato fino al 2025 come un’ossessione da feed disruption: YouTube pieno di concept video, social infarciti di speculazioni e testate tecnologiche costrette a rispondere all’unica domanda che conta: “Ma Elon Musk lancerà davvero un telefono?”.

Musk, l’unico che non ci crede

La risposta, finora, è sempre stata la stessa. Musk l’ha detto in più interviste, incluso un podcast con Joe Rogan: “No, non stiamo facendo un telefono”. Punto. Tesla non ha mai confermato né annunciato nulla. Il ragionamento è lineare: i prodotti dell’azienda (auto elettriche ed energia) dialogano già con iOS e Android. Non serve un nuovo dispositivo, a meno che Apple o Google decidano di tagliare fuori Tesla dalle proprie piattaforme.

Eppure, l’idea di un “telefono di Musk” continua a circolare perché perfettamente coerente con la narrazione muschiana: colonie su Marte, razzi riutilizzabili, chip nel cervello. Come non immaginare che, a un certo punto, arrivi anche lo smartphone “per marziani”?

Il reality check: niente Pi Phone

La verità è che il cosiddetto Tesla Pi Phone non esiste. Nessun prototipo, nessun annuncio, nessuna roadmap. A spingere il mito ci hanno pensato soprattutto concept e render ipervirale che raffiguravano un device futuristico, perfetto per il marchio Tesla. Ma tutto si ferma lì.

Oggi, gli unici telefoni a marchio Tesla in vendita sono rugged Android prodotti da aziende terze che hanno ottenuto la licenza d’uso del nome, come il Tesla EXPLR 9 venduto in Europa e Asia. Nulla a che fare con Musk, nulla a che fare con Palo Alto.

Perché Musk non ha bisogno di un telefono

Tesla è concentrata su altro: espansione della produzione di auto elettriche, sviluppo di batterie e sistemi di energia, crescita di Starlink e della sua rete globale. Aprire un fronte diretto contro Apple, Samsung e Google sul terreno dello smartphone sarebbe non solo un azzardo industriale, ma anche una distrazione dalle priorità strategiche.

Il paradosso è che il Pi Phone continua a esistere come “oggetto narrativo”, come simbolo del futuro immaginato più che di quello costruito. È un fenomeno pop digitale che alimenta video, post e discussioni, e che dimostra quanto Musk e Tesla siano diventati brand culturali, non solo tecnologici.

E allora, esisterà mai?

Forse, ma non ora. Non esiste alcun Pi Phone, nessun piano concreto. Esistono solo i fan, la mitologia social e la sensazione che, se un giorno dovesse davvero servire uno smartphone interplanetario, beh… Musk sarebbe il primo a costruirlo.

In tutto ciò, a inizio mese proprio SpaceX ha concluso un accordo da 17 miliardi di dollari per acquisire frequenze wireless da EchoStar, con l’obiettivo di sviluppare il servizio “direct to cell”. In pratica, i comuni smartphone potranno collegarsi direttamente ai satelliti, senza necessità di infrastrutture terrestri. Un passo reale e tangibile, molto più concreto delle fantasie sul Pi Phone.

Autore
Panorama

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