«Studenti con disabilità discriminati all’esame di Stato»

  • Postato il 31 luglio 2025
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«Studenti con disabilità discriminati all’esame di Stato»

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Discriminazione contro studenti con disabilità agli esami di Stato, la coordinatrice dell’Aipd di Catanzaro: «In una scuola di Soverato si è scelto di non somministrare agli studenti agli scritti le prove “equipollenti”».


CATANZARO – Una lettera-denuncia, quella di Marina Dominijanni, coordinatrice della «Associazione italiana persone con sindrome di Down» di Catanzaro, che parla di discriminazione nei confronti di studenti con disabilità che hanno preso parte il mese scorso agli esami di Stato presso l’Istituto Ipsseoa alberghiero di Soverato. Dominijanni ricostruisce la vicenda: «Nelle giornate del 19 e del 20 giugno, in occasione della prima e della seconda prova scritta, i presidenti di commissione hanno ritenuto di poter somministrare agli studenti con disabilità – per i quali, nel Pei, era indicato il “percorso personalizzato con prove equipollenti” – le prove ministeriali, così come pervenute, sottraendosi all’impegno di preparare le corrispondenti “prove equipollenti”, come peraltro indicato nell’allegato riservato di ciascuno studente, appositamente predisposto dal consiglio di classe entro il 15 maggio e inviato in tempo utile alla relativa commissione d’esame».

STUDENTI CON DISABILITA AGLI ESAMI DI STATO: LA DISCRIMINAZIONE

«Questa decisione – prosegue –, assunta dai presidenti di commissione nonostante fosse palesemente contraria alle indicazioni di legge, ha messo in forte difficoltà gli studenti con disabilità, che si sono ritrovati a svolgere tracce per loro, per alcuni versi, poco o per nulla accessibili, in quanto non coerenti con il Pei, ossia non coerenti nelle modalità e/o nei mezzi e/o nei contenuti culturali e/o professionali (afferenti ai nuclei fondanti di ciascuna disciplina)». La «denuncia» viene estesa all’Usr: «L’arbitraria decisione dei presidenti di commissione, peraltro, è stata avvalorata e sostenuta anche dall’Ufficio scolastico regionale della Calabria, nella persona della coordinatrice degli ispettori, contattata per i necessari chiarimenti in merito alla procedura delle due prove scritte».

Dominijanni sottolinea come – a suo giudizio – la questione vera consista nel fatto che i presidenti di commissione, «così come alcuni commissari», e lo stesso Ufficio scolastico regionale hanno di fatto stabilito che si potesse procedere senza ricorrere alle prove equipollenti adottate e indicate dal Pei, «determinando non solo un mancato rispetto della normativa vigente in materia, ma, di fatto, discriminando gli studenti con disabilità nei loro diritti fondamentali, garantiti dalle norme in materia e dalla Costituzione stessa».

LE CONSEGUENZE PER GLI STUDENTI

Il comportamento adottato dalle commissioni nei confronti degli studenti con disabilità si configurerebbe – afferma perentoriamente – come discriminatorio: «Infatti, a pagare il prezzo di questo mancato rispetto della normativa vigente sono stati proprio gli studenti, che sono stati privati della possibilità di dimostrare, anche con soddisfazione e con orgoglio, quanto appreso durante il loro percorso scolastico e meritare, di conseguenza, una giusta valutazione». La coordinatrice di Aipd Catanzaro comunica poi di star valutando se procedere o meno con un ricorso «sconfortati dal fatto che ciò che dovrebbe essere garantito e tutelato dal sistema scolastico debba, ancora una volta, trovare accoglienza solamente nelle aule di un tribunale».

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