Strage dell’Italicus: 50 anni dopo, ancora nessun colpevole per l’attentato del 4 agosto 1974
- Postato il 4 agosto 2025
- Di Panorama
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Era la notte del 4 agosto 1974 quando, poco dopo l’una, una bomba esplose a bordo del treno Espresso 1486 Italicus, partito da Roma e diretto a Monaco di Baviera. L’attentato avvenne all’interno della galleria di San Benedetto Val di Sambro, sull’Appennino bolognese. L’esplosione causò 12 morti e 48 feriti, molti dei quali rimasti intrappolati tra le lamiere divorate dalle fiamme.
Tra le vittime anche Silver Sirotti, 25 anni, controllore ferroviario di Forlì. Quella notte non doveva nemmeno essere in servizio, ma aveva accettato di sostituire un collega. Morì nel tentativo di aiutare i passeggeri a mettersi in salvo, diventando simbolo di altruismo e coraggio.
Cinquant’anni dopo, la strage dell’Italicus resta senza colpevoli. Le indagini si sono concentrate fin da subito sulla matrice neofascista, in particolare su Ordine Nero, gruppo che rivendicò l’attentato. Ma i processi si sono conclusi tra assoluzioni e prescrizioni, lasciando un vuoto di giustizia nella memoria della Repubblica.
L’attacco si inserisce nella lunga stagione del terrorismo nero che segnò gli anni Settanta in Italia, con l’obiettivo dichiarato di destabilizzare lo Stato. Oggi, a mezzo secolo di distanza, le commemorazioni tornano a chiedere verità e responsabilità per una delle pagine più oscure della storia recente del Paese.