Spezia, come giocherà la squadra di Donadoni e quanto è costato il cambio tecnico

  • Postato il 6 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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In casa Spezia questa stagione sembra piovere sul bagnato: dal sogno chiamato Serie A ai bassifondi della classifica del campionato cadetto il passo è stato molto breve. Al momento, la squadra si è ritrovata catapultata in ultima posizione a parità di punti con la Sampdoria.

Un derby tutto ligure, che al momento vedrebbe i blucerchiati virtualmente ultimi per una rete in più subita. Entrambe possono contare su una sola vittoria e appena quattro pareggi, certamente risultati non soddisfacenti per due squadre che dovrebbero, almeno sulla carta, lottare per le prime posizioni della Serie B.

Lo Spezia sembrava anche essere in ripresa nelle ultime settimane: la roboante vittoria per 0-4 al Partenio di Avellino e il pareggio interno contro il Padova sembravano poter inaugurare una striscia positiva, interrottasi poco dopo con la caduta esterna all’U-Power Stadium di Monza.

Quasi metà dei punti in classifica dello Spezia sono stati realizzati in due giornate di campionato su undici giocate e questo la dice lunga su quanto sia in salita il campionato dei liguri, anche se ancora siamo a poco più di un quarto della stagione.

La separazione da Luca D’Angelo

I tre cambi di proprietà nel corso della stagione non hanno certo giovato alla squadra, così come la perdita di alcuni dei pilastri più importanti della squadra, il tutto però non può essere usato come scusante per una raccolta così povera in queste prime giornate di campionato. Circa un mese fa, la dirigenza, con una nota, aveva chiesto ai tifosi di avere fiducia nel lavoro di mister D’Angelo, fiducia che poi è venuta a mancare da parte della dirigenza proprio dopo la sconfitta con il Monza.

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Pur ringraziando per il lavoro svolto, la Società ha ritenuto di dover dare uno scossone alla squadra e quindi di ricercare un ulteriore profilo per provare a risollevare le sorti di un campionato fin qui non ai livelli di una rosa come quella dello Spezia. Scelta curiosa, se si pensa che D’Angelo ha iniziato il suo percorso sulla panchina dei liguri nel novembre 2023 proprio per riportare in auge una squadra che non stava brillando.

La scelta di Roberto Donadoni e i costi dell’operazione

La scelta, perciò, è ricaduta su Roberto Donadoni. Anche questa, a pensarci bene, è una chiamata piuttosto sorprendente: l’ultima panchina dell’ormai attuale tecnico dello Spezia risale al 2020, quando era alla guida Shenzhen F.C., società di calcio cinese. L’ultima panchina alla guida di un club italiano risale addirittura al 2018, quando l’ex CT della Nazionale sedeva sulla panchina del Bologna.

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Ancora più sorprendente è il modo in cui il nuovo mister è arrivato a sedere sulla panchina dello Spezia: l’attuale presidente del club, Charlie Stillitano, aveva fatto la conoscenza di Donadoni quando quest’ultimo militava, da calciatore, nella società N.Y. Metrostars (ora New York RedBulls). All’epoca, Stillitano era uno dei dirigenti della squadra americana, pertanto si può dire che si sia trattata di una vecchia conoscenza.

Donadoni ha firmato un contratto che lo legherà alla società ligure fino al 30 giugno 2026, una scelta abbastanza logica considerando che l’obiettivo principale è la salvezza della squadra. Non sono state rese note le cifre dell’operazione.

Come giocherà lo Spezia di Donadoni

Come visto, Donadoni non veste i panni del mister da ormai cinque anni, un lasso di tempo considerevole se si considera la carriera di un allenatore. Ovviamente, il neo-mister non si è mai realmente allontanato dal mondo del calcio, vestendo però i panni dell’opinionista.

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Non si può realmente dire come Donadoni vorrà far giocare la sua squadra, anche perché ha avuto i giocatori alle sue dipendenze solo per un paio di allenamenti. Sicuramente, come ha ribadito il suo ex compagno di squadra Chicco Evani: «Donadoni non è un integralista, non ha uno schema fisso. Per lui è l’allenatore che deve adattarsi ai giocatori e non il contrario». Questo, certamente, è un punto di forza per permettere alla squadra di esprimere le proprie caratteristiche senza dover seguire necessariamente un canovaccio ben preciso.

Presumibilmente, visto il numero esiguo di allenamenti, il neoallenatore dello Spezia dovrebbe confermare il 3-5-2 di D’Angelo, ma non è escluso che possa cercare qualche soluzione alternativa. Quasi certamente prediligerà uno stile di gioco piuttosto equilibrato per poi sfruttare rapide transizioni per la ricerca delle punte. Rivedere Donadoni in panchina fa un certo effetto, ma sicuramente stimolerà la curiosità per capire se e come abbia evoluto il suo pensiero calcistico in questi lunghi cinque anni.

Autore
Virgilio.it

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