Soldi dimenticati nel caveau della Banca d’Italia da 31 anni: la storia di dollari e marchi confiscati alla mafia italo-turca
- Postato il 11 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Era stata un’inchiesta ai limiti del cinematografico quella che nel 1994 aveva smantellato un’organizzazione criminale italo-turca impegnata in traffici internazionali di stupefacenti e riciclaggi dei relativi capitali illeciti. Una storia a cui mancava il finale, il conferimento alle casse pubbliche del denaro confiscato, avvenuto solo ora, dopo 31 anni. Lo riporta Il Corriere della sera: oltre mezzo milione di euro attuali, per la precisione 41.740 dollari americani e di 139.500 marchi tedeschi, più alcuni gioielli, dimenticati nel caveau milanese della Banca d’Italia fino a pochi mesi fa. Oltre mezzo milione di euro lasciati al loro destino. Poi, quasi per caso, quei plichi sigillati e abbandonati vengono notati da un militare della Guardia di Finanza, che riconosce il numero del procedimento.
La prima è una buona notizia, quegli oltre 40mila dollari sono valute ancora in corso, basta poco per versarli nel Fondo Unico Giustizia, là dove dal 2008 finiscono beni e valori sequestrati. Un po’ più complessa la vicenda dei marchi, abbandonati col passaggio all’euro ma ancora convertibili secondo le regole della Banca Centrale della Repubblica Federale di Germania, a differenza delle lire, dismesse del tutto dal 2012. È stata necessaria l’autorizzazione del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, con il capitano Mariagrazia Ponziano e il luogotenente Stefano Muratore, per permettere ai militari del Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza) il viaggio fino a Francoforte, alla Bundesbank, per cambiare i marchi in euro e riversarli nello stesso Fondo Unico Giustizia. Ora potranno essere utilizzati per opere pubbliche e necessità della collettività. Dopo oltre 31 anni, atto ultimo di questo lungo film.
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