Si rifiuta di apparecchiare a tavola, la madre e la compagna lo uccidono e lo fanno a pezzi
- Postato il 1 agosto 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Sarebbero state la compagna e la madre di Alessandro Venier, 35 anni, a ucciderlo e a farlo a pezzi nella cantina della sua abitazione a Gemona del Friuli (Udine). Le due donne hanno già ammesso le loro responsabilità, anche se i rispettivi ruoli restano ancora da chiarire. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato coperto di calce viva, probabilmente per attenuare l’odore e ostacolare il ritrovamento.
La vittima lascia una bambina di sei mesi, ora affidata ai Servizi sociali. Ieri l’assistente sociale ha faticato a separare la neonata dalla nonna Lorena. Dopo lunghi tentativi e carezze, la piccola è stata affidata all’operatrice. La nonna, colta da un lieve malore, è stata poi soccorsa dal personale del 118.
Il sindaco di Gemona, Roberto Revelant, ha definito l’omicidio “gravissimo e straziante”, sottolineando lo sconcerto della comunità. La procura invita alla prudenza: “È necessario valutare attentamente ogni elemento”, ha dichiarato la pm Claudia Danelon.
Le due donne hanno escluso la premeditazione, parlando di un gesto maturato nel corso di una lite familiare. Tra le prime ipotesi, spunta quella secondo cui a innescare la tragedia, avvenuta venerdì sera, sarebbe stato il rifiuto del 35enne di apparecchiare la tavola. L’uomo, disoccupato da tempo, avrebbe manifestato comportamenti aggressivi e minacciosi, culminati in uno scontro violento. Il cadavere, sezionato in tre parti, è stato trasferito al centro di medicina legale per l’autopsia e gli esami tossicologici. Si ipotizza che Venier possa essere stato colpito con un oggetto affilato o avvelenato.
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