Serie C, l'ombra della 'ndrangheta sul Crotone: scatta l'amministrazione giudiziaria, la posizione del club

  • Postato il 16 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Un nuovo terremoto travolge la Serie C. Questa volta riguarda il Crotone, per cui è scattata l’amministrazione giudiziaria. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Catanzaro a causa “dell’asfissiante controllo della ‘ndrangheta”. La posizione del club che ha subito fatto chiarezza in una nota.

Crotone in amministrazione giudiziaria

Un fulmine a ciel sereno, che è però frutto di lungje indagini, si abbatte sul calcio italiano e travolge il Crotone, squadra che milita nel Girone C di Serie C. Il club, settimo in campionato con 5 punti nelle prime quattro giornate, è stata sottoposto ad amministrazione giudiziaria per dodici mesi per mano del Tribunale di Catanzaro su proposta congiunta del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, del Procuratore distrettuale della Repubblica di Catanzaro e del Questore di Crotone. Solo pochi mesi fa era toccato anche al Foggia, primo club a finire commissariato.

L’ombra della ‘ndrangheta

In una nota diffusa dalla Dda viene specificato che “sono emersi sufficienti indizi per ritenere che l’attività economica della FC Crotone srl, compresa quella di carattere imprenditoriale, sia stata sottoposta, nel corso dell’ultimo decennio, direttamente o quantomeno indirettamente a condizioni di intimidazione e assoggettamento ad opera di esponenti di locali cosche di ‘ndrangheta, esercitando un asfissiante controllo del territorio di Crotone e delle relative attività imprenditoriali, compresa la FC Crotone srl, certamente più rilevante ed appetibile”.

Security e ingressi allo stadio: 17 daspo

In base alla ricostruzione dell’accusa, che poggia sulle evidenze investigative acquisite da polizia e e carabinieri del Ros, “il libero esercizio, da parte della società sportiva, con particolare riferimento ai settori specifici della security e della gestione degli ingressi allo stadio, risulta profondamente influenzato dalla presenza pervasiva della criminalità organizzata”.

E la “conseguente condizione di assoggettamento ha agevolato conseguente condizione di assoggettamento”. Di qui, l’intervento del Tribunale che è appunto finalizzare a “sostenere la società nella rimozione delle situazioni di fatto e di diritto che hanno determinato l’intervento, consentendo il recupero dell’attività economica in un’ottica di legalità”. Inoltre il questore di Crotone ha emesso 17 daspo “fuori contesto” nei confronti di persone “che hanno palesato pericolosità sociale per essere stati condannati o denunciati per determinati tipi di reato anche in ambito extrasportivo”.

La posizione del club calabrese

Attraverso il legale del club, Francesco Verri, il Crotone fa sapere che “esamineremo con cura il provvedimento provvisorio del Tribunale di Catanzaro e ci prepareremo per l’udienza prevista per la sua discussione in programma il 13 ottobre”.

E sottolinea che “non si tratta affatto di un provvedimento punitivo: la misura è stata adottata perché l’Autorità Giudiziaria ritiene che l’Fc Crotone abbia subito il potere di intimidazione della ‘ndrangheta e non ipotizza, neanche lontanamente, complicità o connivenze della società, dei suoi soci o dei suoi dirigenti e collaboratori. L’Fc Crotone collaborerà attivamente con gli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale per proseguire le proprie attività nell’interesse della società, dei tifosi e in generale dello sport”.

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Virgilio.it

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