Sci, Lara Colturi vuole tornare a correre per l’Italia ma l’Albania si oppone: cosa succede senza un accordo

Un tira e molla che potrebbe costare carissimo a Lara Colturi. La talentuosa sciatrice classe 2006, secondo diversi media albanesi come Newsport e Top Channel TV, ha chiesto ufficialmente il permesso di lasciare la Nazionale albanese per ritornare in quella italiana. Tuttavia, il Comitato Olimpico Nazionale Albanese non ha ancora dato il proprio nulla osta. Se le federazioni dei due Paesi non dovessero accordarsi entro il 1°maggio, Colturi si troverebbe davanti a due sole scelte possibili: continuare a gareggiare con gli albanesi o fermarsi un anno perdendo tutti i punti FIS accumulati, ritrovandosi con numeri altissimi nelle liste di partenza.

Considerata da molti come il nuovo astro nascente dello sci alpino, Lara Colturi è la figlia di Daniela Ceccarelli (campionessa olimpica nel Super G di Salt Lake City 2002) e dell’istruttore nazionale di sci Alessandro Colturi. Nel 2022 fece scalpore il fatto che avesse scelto di gareggiare per l’Albania (per cui è stata anche vittima di cyberbullismo) dato che, se fosse rimasta con l’Italia, avrebbe dovuto prendere parte a una lunga trafila di competizioni prima di poter accedere alla Coppa del Mondo. Considerato il suo talento fuori dal comune, i genitori hanno quindi deciso di bypassare questo sistema facendola così gareggiare in Sudamerica per ottenere i punti di cui aveva bisogno. Un altro motivo legato a questa scelta riguarda il fatto che Ceccarelli era stata nominata direttrice tecnica della Nazionale albanese, perciò Coluri aveva la possibilità di essere seguita direttamente dalla madre, mentre se fosse rimasta in Italia avrebbe avuto un nuovo allenatore.

Questi dunque sono i motivi per cui la sciatrice classe 2006 sta gareggiando per l’Albania, ma adesso con la federazione di Tirana sarebbero sorti problemi di natura economica legati agli sponsor e dunque la famiglia Colturi a chiesto ufficialmente all’Italia di poter indossare i colori azzurri. La Federazione italiana la vuole eccome, ma quella albanese non ha intenzione di liberarla. E questo è un problema. La norma 203.5.1 del Regolamento della FIS prevede che in caso di mancata concessione del nulla osta da parte della Federazione, in questo caso albanese, l’atleta non possa gareggiare per 12 mesi prima di intraprendere la nuova avventura agonistica con un’altra nazionalità. E, come anticipato, questo comporterebbe la perdita totale dei punti FIS guadagnati, proprio nell’anno in cui ci saranno i Giochi di Milano-Cortina 2026. Ma non tutto è ancora perduto. C’è tempo fino al 1°maggio per far sì che le parti trovino un accordo. La corsa contro il tempo è ufficialmente iniziata.

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