Savona, 35 furti di attrezzature agricole e cavi di rame: due della banda patteggiano la pena
- Postato il 16 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Sono comparsi nell’aula del Tribunale di Savona due dei componenti della banda criminale responsabile di ben 35 furti di attrezzature agricole e ingenti quantitativi di cavi elettrici in rame, commessi in vari comuni nelle provincie di Savona, Cuneo, la Spezia e Varese nel periodo maggio 2023-febbraio 2024.
In tutto erano stati cinque gli arresti eseguiti dai carabinieri nell’autunno scorso, a seguito dell’indagine avviata dopo i continui raid che avevano colpito le imprese del savonese e non solo. La serie di furti aveva, inoltre, alimentato la protesta degli imprenditori agricoli e il caso era stato sollevato anche da Cia Savona con la richiesta di maggiore sicurezza e controlli a tutela del patrimonio aziendale del settore.
Nell’udienza del procedimento penale a carico degli imputati, i due rumeni, assieme ai loro legali difensori, hanno scelto la via del patteggiamento della pena, dopo aver ammesso le proprie responsabilità: per loro l’accusa è di furto aggravato in concorso.
Il gruppo, composto da cittadini stranieri di origine romena stabilmente residenti nel territorio nazionale, in particolare nelle province di Torino ed Arezzo, era dedito alla commissione di furti, soprattutto attrezzature agricole custodite in capannoni e terreni, ma anche di ingenti quantitativi di cavi elettrici in rame all’interno di stabilimenti industriali dismessi.
I militari sono riusciti ad individuarli dopo una serie di riscontri investigativi e grazie all’accurata analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza, arrivando così alle ordinanze di custodia cautelare emesse dall’Autorità Giudiziaria.
Il sodalizio criminale, infatti, sceglieva con cura gli obiettivi da colpire e aveva persino applicato sui mezzi usati per i furti delle targhe posticce, a loro volta rubate, in modo da ingannare le telecamere di videosorveglianza presenti lungo il percorso della fuga.
Nell’ambito delle perquisizioni svolte dai militari erano stati sequestrati circa 2.200 kg di cavi di rame già triturati, 2.000 euro in contanti, radio portatili e vari telefoni cellulari.