ROME INTERNATIONAL ART FAIR 2025 : Mostra 16th Edition
- Postato il 14 settembre 2025
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- Di Paese Italia Press
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Medina Art Gallery, Roma
ITSLIQUID Group è lieta di annunciare l’inaugurazione della 16ª edizione di ROME INTERNATIONAL ART FAIR 2025, mostra internazionale di fotografia, pittura, video arte, installazione/scultura e performance art. La mostra aprirà al pubblico il 19 settembre 2025 alle ore 18:00 presso Medina Art Gallery a Roma e sarà visitabile fino al 2 ottobre 2025.
Con i contributi di oltre 50 artisti internazionali e più di 100 opere esposte, questa edizione riunisce un ricco spettro di prospettive per esplorare identità, trasformazione e intersezione culturale.
ROME INTERNATIONAL ART FAIR 2025 analizza la relazione tra corpo e spazio, e l’ibridazione tra identità e contesti culturali/fisici/sociali/urbani nella contemporaneità, attraverso due sezioni principali: MIXING IDENTITIES e FUTURE LANDSCAPES.
MIXING IDENTITIES analizza le parti nascoste delle nostre identità, attraverso un’esperienza immersiva dentro l’affascinante universo dei complessi labirinti della nostra coscienza. Il corpo umano è un sistema in continua trasformazione che ci connette con altri corpi e spazi per percepire la realtà circostante; un forte sistema di comunicazione con un proprio linguaggio e infinite modalità di espressione.
FUTURE LANDSCAPES sono paesaggi astratti, infiniti e concettuali, associati a un senso di libertà ed estensione senza limiti. Sperimentati principalmente con la mente, gli spazi ridefiniscono i propri confini e limiti, trasformando le superfici in un flusso aperto di idee pure. Questa sezione si concentra sul concetto di confini e strutture tra corpo, mente e anima, identità umana e città, spazio e terreno.
All’interno di MIXING IDENTITIES, Verena Dudde esplora le intersezioni tra corpo, psiche e memoria culturale, traducendo vulnerabilità e resilienza in superfici stratificate e tattili. La sua opera mappa spazi intimi di consapevolezza in cui storie personali e collettive si intrecciano. Riflettendo questa esplorazione dell’espressione corporea, “Skycolors” trasforma il movimento in poesia visiva, catturando il corpo in danza mentre comunica con lo spazio e la luce.
In modo analogo, Ana Golović studia gli echi del passato come monumento vivente, in cui la figura umana porta le tracce di relazioni ed emozioni passate, trasformando la memoria in presenza tangibile e risonante. La sua pratica immersiva riflette l’intreccio del corpo con lo spazio, mostrando come l’identità persista ed evolva attraverso strati temporali e spaziali. Estendendo questa ricerca all’espressione elementare, Kaami Thiya canalizza vento, acqua, pietra e cielo in composizioni futuristiche che risuonano con il ritmo naturale e urbano, creando forme che oscillano tra permanenza e trasformazione negli ambienti fisici e concettuali.
Muovendosi nello spettro di FUTURE LANDSCAPES, Crystal D. Evans apre spazi in cui memoria, intuizione e introspezione convergono: le sue opere dissolvono i confini convenzionali, offrendo esperienze coinvolgenti che estendono la coscienza oltre il corpo personale. Sviluppando questa visione, Beast coinvolge il corpo urbano stesso, sovrapponendo figure storiche su muri abbandonati per creare gallerie a cielo aperto che uniscono passato e presente. La sua pratica suggerisce che lo spazio, interiore, corporeo o urbano, possa diventare una tela per la riflessione, la connessione e la riattivazione della memoria.
Al confine tra sensazioni e astrazione, Kasia Davies raffigura donne e acqua in composizioni luminose e fluide che esplorano la relazione del corpo con i paesaggi naturali ed emotivi. I suoi colori audaci e gli effetti di luce creano atmosfere che evocano sia serenità che forza. In una corrente parallela di esplorazione concettuale, Hybrid Collapse costruisce territori digitali in cui algoritmi, immagini generate dall’IA e suono plasmano identità postumane e strutture affettive.
Infine, Nluz Love lavora sulla soglia tra visibile e invisibile, fotografando luce, architettura e forze cosmiche per rivelare nuove dimensioni di percezione. Le sue immagini anticipano il dispiegarsi della realtà, trasformando corpo, spazio e memoria in elementi interconnessi di un flusso estetico condiviso. Proseguendo questa traiettoria di conoscenza espansa, l’artista trasforma paesaggi fisici e concettuali in flussi aperti dove identità, comprensione e forze universali si intrecciano, incarnando al tempo stesso l’intimo e l’infinito.
OPENING
September 19, 2025 | 06:00 PM
Medina Art Gallery | Rome, Italy
Via Angelo Poliziano 32-34, 4-6
Opening hours | Monday – Sunday . 10:00 AM – 01:00 PM and 03:00 PM – 07:00 PM
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