Responsabilità e giustizia al centro del 75° Convegno Nazionale dei Giuristi Cattolici Italiani ad Agrigento
- Postato il 28 ottobre 2025
- Eventi Festival E Spettacoli
- Di Paese Italia Press
- 4 Visualizzazioni
Si è concluso ad Agrigento il 75° Convegno Nazionale di Studi dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani (UGCI), che per tre giorni ha riunito docenti universitari, magistrati, studiosi e rappresentanti delle istituzioni nella splendida cornice del Parco Archeologico della Valle dei Templi.
Al centro dei lavori, il tema “Responsabilità e Giustizia nell’esperienza giuridica contemporanea”, affrontato in una prospettiva corale e interdisciplinare, per riflettere sul valore etico e sociale del diritto in una stagione di profondi cambiamenti istituzionali e culturali.
Antonino Caleca, già Consigliere di Stato laico del C.G.A.R.S. e autore della relazione sulla responsabilità degli amministratori locali, ha evidenziato come oggi tali figure siano gravate da un eccesso di responsabilità – civile, penale ed erariale – frutto di una visione da superare: “L’amministratore locale viene ancora percepito come colui che fa il bene comune solo se la legge glielo impone. Serve invece un cambio di paradigma: non è la paura della punizione a doverlo guidare, ma la volontà di fare il bene pubblico”. Caleca ha ricordato la legge del 2023, che per la prima volta affida agli amministratori locali maggiore fiducia e autonomia nel raggiungimento dei risultati.
Pasquale Stanzione, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali e Consigliere centrale UGCI, ha posto l’accento sul valore della prevenzione e sulla necessità di una formazione diffusa, soprattutto per i più giovani: “Più siamo consapevoli, adulti e minori, dei rischi derivanti dalla diffusione incontrollata dei dati personali, più ci avviciniamo a una vera cittadinanza digitale. Centrale è la formazione, che deve partire dalle famiglie e proseguire nella scuola, per un utilizzo maturo e responsabile degli strumenti digitali”.
Alberto Gambino, Prorettore vicario dell’Università Europea di Roma e Consigliere centrale UGCI, ha richiamato l’attenzione sulla dimensione sociale del danno, patrimoniale o personale, inteso non solo come compensazione economica ma come strumento di ricomposizione della convivenza civile: “Il risarcimento del danno patrimoniale è spesso più efficace di una pena detentiva, perché contribuisce a sanare una frattura sociale tra i consociati”.
Guido Corso, emerito di Diritto amministrativo all’Università Roma Tre, ha approfondito il tema della responsabilità dei funzionari e degli impiegati pubblici, chiarendo che: “Mentre l’amministrazione risponde pienamente, a prescindere dal grado di colpevolezza, i singoli rispondono solo per dolo o colpa grave. È un principio necessario per evitare che il timore della responsabilità paralizzi l’azione amministrativa”.
Alessandro Dagnino, Assessore regionale per l’Economia, ha sottolineato l’importanza di momenti di confronto come quello promosso dall’UGCI: “Nell’ambito del governo regionale ci si propone costantemente di rendere conto alla collettività. Occasioni come questa permettono di fermarsi a riflettere, sottraendosi alla frenesia quotidiana per ritrovare il senso profondo del proprio ruolo pubblico”.
Elisa Scotti, ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Macerata, ha richiamato l’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, osservando: “Il diritto spesso arranca: è un diritto mite, più orientato allo sviluppo che alla sostenibilità. In questa mitezza, gli interessi economici trovano spazio per agire senza un’autentica considerazione dell’istanza integrale di sostenibilità”.
In un intervento non programmato, Ermanno de Francisco, Presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, ha riflettuto sulla responsabilità etico-morale del giudice, unico potere dello Stato privo di un legame diretto con la sovranità popolare: “Quando dalla nomofilachia, cioè la corretta interpretazione della norma, si passa alla nomopoiesi, ovvero alla creazione della norma, il giudice travalica il proprio limite”.
Infine, Alessandro Colavecchio, ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Foggia, ha affrontato il tema della responsabilità in ambito energetico, sottolineando la mancanza di una definizione giuridica unitaria ma la presenza diffusa del concetto nella normativa nazionale e sovranazionale: “Dal punto di vista del giurista cattolico, particolare rilievo assume il principio di solidarietà economica e sociale sancito dall’articolo 2 della Costituzione, che impone doveri di comportamento anche a cittadini e imprese verso scelte energetiche sostenibili, nell’interesse delle generazioni future”.
Il Convegno si è concluso con un rinnovato impegno dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani a promuovere, attraverso il dialogo tra diritto, etica e società, una cultura della responsabilità fondata sulla dignità della persona e sul bene comune.
L'articolo Responsabilità e giustizia al centro del 75° Convegno Nazionale dei Giuristi Cattolici Italiani ad Agrigento proviene da Paese Italia Press.