Red Bull-Verstappen, futuro in bilico: due scuderie nel suo futuro

  • Postato il 18 aprile 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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Qualche mese fa sembrava solo uno sfogo, liquidato da molti come una frase dettata dalla tensione del momento. Oggi, invece, suona come una sentenza pesante per Red Bull. “Se Horner rimane, il team esploderà” le parole di Jos Verstappen, padre del quattro volte campione del mondo Max, continuano a riecheggiare nei box e nei corridoi del paddock.

Un avvertimento, forse, ma anche un segnale che qualcosa si è incrinato. Tutti ora osservano con attenzione ogni mossa di Max, tra sospetti, strategie e un futuro che appare sempre meno scontato.

Crisi Red Bull

Quelle parole pronunciate a margine del terremoto mediatico che aveva investito Christian Horner, oggi sembrano profetiche. E se nel 2024 aveva provocato segni superficiali, ora sono diventate vere e proprie crepe nel perfetto ingranaggio della Red Bull Racing. Il team, fino al 2023 sinonimo di perfezione tecnica, strategica e gestionale, ha iniziato a mostrare le prime vere e proprie criticità quando il suo leader fu investito di accuse, smentite, indagini e presunte fughe di notizie.

Il team che fino a pochi mesi fa sembrava imbattibile ha iniziato a perdere compattezza, inghiottito da una tensione crescente, giorno dopo giorno, gara dopo gara. Gli ultimi risultati deludenti di Max Verstappen non fanno che confermare il momento delicato. Ora la vera domanda è: quanto sarà profonda questa frattura? E soprattutto, chi sarà disposto a pagarne il prezzo?

L’inizio dei problemi

Il progressivo deterioramento del rapporto tra Horner e le altre storiche figure del team, ha reso sempre più fragili gli equilibri interni del team. Lo scontro, mai apertamente dichiarato ma ben percepito nei paddock, ha minato il legame che teneva insieme le diverse anime di ORBR.

Inoltre, i problemi di bilanciamento e affidabilità della RB20, la partenza del suo ingegnere e le discussioni interne anche del suo agente, non hanno facilitato la situazione. Max Verstappen, pur mantenendo una professionalità impeccabile in pista e fuori, ha iniziato a lanciare messaggi sempre meno criptici sul suo futuro.

Il padre Jos, voce schietta e diretta, non ha mai smesso di indicare chiaramente quale sia, secondo lui, il problema e quale la soluzione. Ora, la voglia di tornare a vincere potrebbe spingere Max a fare una scelta drastica: cambiare squadra. E tutto lascia pensare che sia più determinato che mai.

Aston Martin e Mercedes

A rendere tutto più sorprendente, è il nome che circola con insistenza per il futuro di Verstappen: Aston Martin. Il team inglese, forte del sostegno economico di Lawrence Stroll e dell’influenza di Adrian Newey oltre a una partnership tecnica sempre più solida con Honda, lo stesso motore che ha reso grande Red Bull negli ultimi anni, ha avviato una corte silenziosa ma incisiva.

E se fino a pochi mesi fa sembrava impossibile immaginare Max lontano da Milton Keynes prima della fine del suo attuale contratto, ora non è più così. Nonostante un accordo firmato fino al 2028, il pilota potrebbe vantare una clausula di uscita legata alle prestazioni del team.

In tutto ciò, anche Mercedes resta alla finestra, Toto Wolff non ha mai nascosto la stima per Verstappen, ma sa che entrare in una battaglia di nervi e contratti con Red Bull potrebbe essere controproducente. Inoltre, ha in casa un giovanissimo Kimi Antonelli da far crescere e trasformare in vincente. Diverso è comunque il caso di Aston Martin, che si muove più sotto traccia, ma con l’ambizione di costruire una squadra su misura nel post Fernando Alonso. Sono escluse dalle riflessioni Ferrari e McLaren visti i contratti in essere con i propri attuali piloti. Nulla è comunque così scontato.

Le dichiarazioni

Nonostante le difficoltà, Verstappen ha ribadito il suo impegno con la Red Bull, affermando alla stampa di essere “molto rilassato” riguardo al suo futuro e concentrato sul miglioramento delle prestazioni della squadra. Ha inoltre sottolineato che un eventuale addio sarebbe contemplato solo in presenza di una “situazione drammatica“, scenario che al momento considera remoto.

Sebbene non vi siano conferme ufficiali di un imminente addio di Max Verstappen alla Red Bull, le recenti difficoltà e criticità hanno alimentato le speculazioni. Il futuro del pilota olandese dipenderà quindi dalla capacità del team di affrontare e superare questo periodo, compreso l’aiutare l’olandese a competere per il titolo.

Futuro incerto

I risultati in pista per Red Bull sono ancora dignitosi, ma l’aura di invincibilità si è dissolta. Il team imbattibile non esiste più e anche il suo pilota non è più il cannibale che avevamo imparato a conoscere. I rapporti interpersonali, prima ancora che quelli tecnici, sembrano essere al centro di questa crisi.

Nel frattempo, Horner continua ad avere il sostegno del management Red Bull in Austria e un’ottima abilità comunicativa che lo contraddistingue e lo rendeno un punto di riferimento nel motorsport. Ma la sua leadership forse è più discussa che mai. Una parte del team lo sostiene, un’altra no. E la sensazione è che finché rimarrà tutto così, la frattura non potrà essere ricomposta.

Cosa può accadere?

La principale svolta potrebbe derivare dal possibile addio di Max Verstappen alla Red Bull Racing. Un addio che avrebbe conseguenze enormi non solo per la squadra, ma per l’intera F1. Il mercato piloti subirebbe una scossa di proporzioni molto più grandi rispetto a quelle prodotte da Lewis Hamilton. Difficilmente uno tra Yuki Tsunoda o Liam Lawson verrebbero confermati come prima guida, e alternative, al momento, non sembrano all’altezza di raccogliere l’eredità del fuoriclasse olandese.

In tale contesto, Aston Martin potrebbe approfittare dalla situazione e da soggetto outsider, diventare una seria candidata al titolo. Logicamente, dovrebbe concretizzare un progetto tecnico credibile attorno a Max. L’arrivo di Verstappen porterebbe know-how, visibilità e soprattutto credibilità prima in vista del nuovo regolamento 2026.

Anche Mercedes, nonostante i tentativi di rifondazione dopo l’addio di Lewis Hamilton, si potrebbe trovare costretta a rivedere i propri piani. George Russell potrebbe non bastare più e il duello con Aston Martin per assicurarsi Max potrebbe diventare il nuovo capitolo della storica rivalità tra i due team. Se davvero Max dovesse lasciare, Red Bull non perderà solo il suo miglior pilota, perderà anche l’ultima possibilità di tenere in piedi un impero costruito sulla velocità, che non si crea solo sulla scia di semplici e occasionali vittorie in pista.

Autore
Virgilio.it

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