Rakefet, la terribile prigione sotterranea di Israele col nome gentile

  • Postato il 8 novembre 2025
  • Estero
  • Di Agi.it
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Rakefet, la terribile prigione sotterranea di Israele col nome gentile

AGI - Israele detiene decine di palestinesi di Gaza isolati in una prigione sotterranea dove non vedono mai la luce del giorno, sono privati di cibo adeguato e non possono ricevere notizie delle loro famiglie o del mondo esterno. Lo riferisce un lungo reportage esclusivo del Guardian, secondo cui tra i detenuti ci sono almeno due civili trattenuti senza accusa né processo: un infermiere e un giovane venditore di generi alimentari.

Secondo gli avvocati del Comitato Pubblico contro la Tortura in Israele (Pcati) che rappresentano entrambi, i due uomini sono trattenuti nel complesso sotterraneo di Rakefet da gennaio e hanno parlato di percosse e violenze regolari, coerenti con le torture documentate in altri centri di detenzione israeliani. 

Storia del carcere di Rakefet, "fiore di ciclamino"

Il carcere di Rakefet (che in ebraico significa "fiore di ciclamino") fu aperto all'inizio degli anni '80 per ospitare una manciata di esponenti della criminalità organizzata più pericolosi in Israele, ma chiuse pochi anni dopo perché ritenuto disumano. Il ministro della sicurezza di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, ne ha ordinato la riattivazione dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023. Le celle, un piccolo "cortile" per le esercitazioni e una sala riunioni per gli avvocati sono tutti sotterranei, quindi i detenuti vivono senza luce naturale. Il carcere era stato inizialmente progettato per un piccolo numero di detenuti di massima sicurezza che occupavano celle individuali e al momento della chiusura, nel 1985, c'erano con 15 uomini. Negli ultimi mesi, circa 100 detenuti vi sono stati incarcerati, secondo i dati ufficiali ottenuti dal PCATI - Public Committee Against Torture in Israele.

Rakefet riattivato per rinchiudervi miliziani Hamas e Hezbollah

Ben-Gvir ha dichiarato ai media israeliani e alla Knesset che Rakefet è stato riattivato per rinchiudervi i membri della Nukhba, la forza d'élite di Hamas che ha guidato i massacri all'interno di Israele, e i combattenti delle forze speciali di Hezbollah catturati in Libano. Ma i due uomini visitati dagli avvocati del PCATI a settembre erano un infermiere di 34 anni, fermato mentre lavorava in un ospedale nel dicembre 2023, e un adolescente, catturato nell'ottobre 2024 mentre attraversava un posto di blocco israeliano.

Silenzio sul destino dei prigionieri

Il Servizio Penitenziario Israeliano (IPS) non ha risposto alle domande sullo status e l'identità degli altri prigionieri detenuti a Rakefet.

 

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Autore
Agi.it

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