Raid tra Russia e Ucraina, Kiev: “Affondato cargo con armi iraniane”. Zelensky: “I russi potrebbero aumentare gli attacchi”

  • Postato il 16 agosto 2025
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Che non fosse stato deciso nessun cessate il fuoco al vertice in Alaska, era chiaro. Ma mentre ancora si discuteva di una possibile intesa (garanzie di sicurezza senza adesione alla Nat, ndr) e con il presidente ucraino atteso a Washington, il conflitto non si è fermato, Russia e Ucraina hanno lanciato raid aerei contro i reciproci territori nella notte. L’intensità degli attacchi è stata ridotta tuttavia rispetto ai picchi delle ultime settimane. Fonti militari a Kiev hanno denunciato che 85 droni russi e un missile balistico sono stati lanciati contro obiettivi in Ucraina. Anche se quasi tutti i droni sono stati intercettati, 24 droni, così come il missile, hanno colpito a terra in 12 diverse località del Paese. Le regioni colpite, dice Kiev, sono quelle di Donetsk (nel Donbass), di Sumy, Chernihiv e Dnipropetrovsk. Il ministero della Difesa a Mosca ha rivendicato la distruzione di 29 droni ucraini, nel sud della Russia e nel Mare d’Azov.

Colpito cargo con armi iraniane – L’Ucraina ha portato a termine un raid con droni contro il porto russo sul delta del Volga nel Mar Caspio di Olya, nella regione di Astrakhan. È stato colpito giovedì un cargo usato per il trasporto di armi iraniane, componenti di droni e munizioni, in Russia, rendono noto fonti militari citate dall’Institute for the Study of War e da The War Zone. È il primo attacco delle forze di Kiev non solo contro Olya, che viene usata come hub logistico per i rifornimenti per lo sforzo bellico di Mosca in Ucraina in arrivo dall’Iran, ma anche più in generale, contro obiettivi nel Caspio. Il porto di Olya è a quasi 650 chilometri dai confini ucraini.

La nave, la Port Olya 4, è stata affondata, almeno parzialmente. Il governatore di Astrakhan ha confermato l’attacco, ma ha precisato che tutti i droni sono stati distrutti e che non sono stati arrecati danni alle infrastrutture del porto. Una nave, ha ammesso, è stata danneggiata dai detriti di uno dei droni abbattuti. Droni ucraini hanno anche colpito la raffineria di Syzran, una delle più grandi di Rosneft in Russia, nella regione di Samara, provocando esplosioni e incendi. Ci sarebbe stata, secondo il canale Telegram russo Baza, anche una esplosione vicino alla fabbrica di polvere da sparo Elastik, nella regione di Ryazan. Il governatore ha confermato che cinque persone sono state uccise e altre 100 ferite e ha dichiarato lo stato di emergenza.

Nel Donetsk – Le forze ucraine, secondo Kiev, sono riuscite a stabilizzare la situazione a est e a nord est di Dobropillia, e nella zona di Prokrovsk, nel Donetsk, dopo che la repentina avanzata di unità russe nei giorni scorsi aveva fatto temere un collasso della linea del fronte, ha reso noto il portavoce del Gruppo Dnipro delle forze di Kiev, Viktor Trehubov. I militari ucraini continuano a neutralizzare i commando russi che erano riusciti a infiltrarsi oltre le linee, occupando postazioni che non sono riuscite a consolidare. I tentativi russi di dispiegare altre forze nella zona di Dobropillia sono fino a ora stati respinti dagli ucraini. Pokrovsk è ora libera dai russi che erano riusciti a entrarci, così come le località di Hruzke, Rubizhne, Novovodyane, Petrivka, Vesele e Zolotyi Kolodyaz, a nord est di Dobropillia. Stabilizzata parzialmente la situazione anche lungo la linea Vesele-Zolotyi Kolodyaz-Kucheriv Yar.

Medvedev- “L’incontro (tra Putin e Trump, ndr) ha dimostrato che i negoziati sono possibili senza precondizioni e contemporaneamente alla continuazione dell’’operazione militare speciale” afferma su Telegram l’ex presidente russo Dmitrij Medvedev confermando che Mosca non ha al momento intenzione di abbassare le armi in Ucraina. Medvedev, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha accolto con favore il fatto che Putin sia stato in grado di “presentare personalmente e in dettaglio” le condizioni di massima della Russia per porre fine alla guerra. “Entrambe le parti hanno attribuito direttamente la responsabilità di raggiungere risultati futuri nei negoziati per porre fine alle azioni militari a Kiev e all’Europa”, ha scritto Medvedev.

Zelensky – Secondo il presidente ucraino i russi potrebbero intensificare nei prossimi giorni gli attacchi in Ucraina per creare condizioni “più favorevoli” nei negoziati. “Sulla base della situazione politica e diplomatica riguardante l’Ucraina, e consapevoli della slealtà della Russia – ha scritto Zelensky su X- prevediamo che nei prossimi giorni l’esercito russo potrebbe cercare di aumentare la pressione e gli attacchi contro le posizioni ucraine al fine di creare circostanze politiche più favorevoli ai colloqui con gli attori globali”. “Stiamo difendendo le nostre posizioni lungo tutta la linea del fronte e, per il secondo giorno consecutivo, abbiamo ottenuto successi in alcune zone estremamente difficili della regione di Donetsk, in direzione di Dobropillia e Pokrovsk”, ha rivendicato ancora il presidente ucraino, assicurando che Kiev sta “documentando i movimenti e i preparativi delle truppe russe”.

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