Putin: "Da Kiev nessuna concessione territoriale ma volontà di dialogo"

  • Postato il 19 dicembre 2025
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  • Di Agi.it
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Putin: "Da Kiev nessuna concessione territoriale ma volontà di dialogo"

AGI - Vladimir Putin, ha iniziato la sua tradizionale lunga conferenza stampa di fine anno, una 'linea diretta' televisiva in cui il presidente della Russia risponde anche alle domande dei cittadini. Primo tema trattato, la guerra in Ucraina. Rispondendo alle domande dei conduttori del programma in diretta 'Risultati dell'anno', il leader del Cremlino ha ribadito che "Kiev non ha mostrato alcuna volontà di fare concessioni territoriali".

"Nel 2022, quando tutto raggiunse il punto di rottura, quando il regime di Kiev scatenò una guerra nel Donbass, la Russia sottolineò che sarebbe stata costretta a riconoscere la Repubblica di Lugansk e la Repubblica di Donetsk", ha ricordato il leader del Cremlino. "Le autorità ucraine si sono rifiutate di ritirare le loro truppe, hanno successivamente rifiutato di attuare gli Accordi di Istanbul e ora si rifiutano di risolvere pacificamente questo conflitto", ha aggiunto, "nonostante ciò, Mosca vede alcuni segnali che indicano che Kiev è pronta a dialogare", ha sottolineato il presidente.

"Il nemico si ritira in tutti i settori, pronti alla pace alle condizioni delineate nel 2024"

"L'iniziativa strategica" in Ucraina è "passata completamente" nelle mani dei militari russi dopo la liberazione della regione di Kursk, ha ribadito Putin, assicurando che "il nemico si sta ritirando in tutti i settori". La Russia - ha detto - è pronta e disposta a porre fine al conflitto con la pace, ma sulla base dei principi che ho delineato nell'estate 2024" e che consentirebbero di "affrontare le cause profonde che hanno portato a questo conflitto". Si tratta di condizioni che all'epoca sono state liquidate come massimaliste e irrealistiche, e sostanzialmente pretendevano concessioni umilianti dall'Ucraina". 

"La Russia cresce più dell'Eurozona"

Durante la 'Linea diretta' è tornato il termine "maialini" riferito ai leader europei che il presidente russo ha usato in un recente incontro pubblico. Il presentatore del programma, Pavel Zarubin, gli ha chiesto: "La guerra pesa sull'economia e i 'maialini' europei, come li ha recentemente definiti il presidente, continuano a cercare di influenzare l'economia russa. In che modo l'economia nazionale continua a crescere e in che modo non lo fa?". Putin è passato così al tema con cui è solito avviare questo appuntamenti con la nazione, le rassicurazioni sulla stabilità dell'economia russa. "Negli ultimi tre anni, la crescita complessiva del Pil russo è stata del 9,7%, rispetto al 3,2% dell'Eurozona", ha sottolineato Putin. "Nel complesso, le agenzie responsabili stanno portando avanti la missione di ridurre l'inflazione e affrontare altre questioni macroeconomiche", ha aggiunto, "l'inflazione entro la fine dell'anno sarà inferiore al 7%".

 

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Agi.it

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