Pd, Marta Bonafoni: "Cinque punti in più in Calabria", il delirio del braccio destro di Elly

  • Postato il 7 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Libero Quotidiano
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Pd, Marta Bonafoni: "Cinque punti in più in Calabria", il delirio del braccio destro di Elly

A forza di correre a vuoto, nel centrosinistra devono aver perso il bandolo della matassa. Se nelle regionali nelle Marche il campo largo era andato male, in Calabria è finita pure peggio: due sconfitte su due nelle urne che nella testa di Elly Schlein e Giuseppe Conte sarebbero dovute essere quelle della "remuntada", il primo passo nella strada che avrebbe dovuto mettere in crisi il governo. Eppure...

Eppure dal Nazareno fanno buon viso davanti al cattivo gioco degli elettori. "La costruzione di una coalizione unitaria non è una corsa dei cento metri ma una maratona. In questi anni siamo riusciti a rovesciare due volte il governo di una regione, in Sardegna e in Umbria, e lo abbiamo fatto perché uniti", ricorda parlando al Corriere della Sera Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd e braccio destro della leader Schlein. 

 

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In Calabria, sottolinea, Occhiuto ha "anticipato il voto di un anno e mezzo costringendoci così a una campagna elettorale in affanno". Colpa sempre degli altri, insomma, e non di una proposta politica giudicata insufficiente dalla stragrande maggioranza di chi si è recato alle urne. Sul risultato del Pd sotto il 15% Bonafoni ribalta il quadro: "Non si possono fare i conti guardando soltanto la lista del Pd. In Calabria avevamo due liste. Una, appunto, del Pd, l'altra era la lista dei Democratici e progressisti creata dal Pd. È la somma di queste liste che si deve fare per calcolare i voti dem. E così arriviamo al 20%, che vuol dire 5 punti in più del risultato delle ultime elezioni". Tutto va bene, insomma.

"Per adesso - prosegue guardando alle prossime sfide elettorali - ci si sta basando sui risultati di due regioni, le Marche e la Calabria. Ma quelle che vanno al voto sono sette". Fratoianni e Bonelli, leader di Avs già non convintissimi della convergenza sul candidato grillino Pasquale Tridico, hanno ricordato che il campo largo non si improvvisa e che bisogna cambiare passo.

 

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"Hanno ragione - conferma la dem, come Elly "testardamente unitaria" -. Bisogna lavorare sull'utilità di questa unità. Sui contenuti e su un progetto. Abbiamo davanti la manovra economica: il ministro Giorgetti ha messo il segno più soltanto alle spese militari. Il segno meno su tutto il resto: dalla scuola alla sanità. Sono questi i temi su cui dobbiamo lavorare". 

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Libero Quotidiano

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