“Parlavo coi dirigenti del Milan dai domiciliari, ho le chat. So tanti segreti”: le parole dell’ultras Luca Lucci

  • Postato il 15 aprile 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Ho avuto rapporti mentre ero ai domiciliari anche con i dirigenti attuali del Milan e ci sono le chat sul mio telefono”. È uno dei passaggi, riportati nelle trascrizioni depositate, dell’esame nell’aula bunker di Milano, a porte chiuse, di Luca Lucci, l’ex leader della curva Sud milanista, detto ‘il toro’, uno dei principali imputati nel maxi processo dopo il blitz sulle curve di San Siro per associazione a delinquere.

Come emerso dopo l’udienza del 27 marzo, nell’interrogatorio davanti alla gup Rossana Mongiardo, che proseguirà oggi 15 aprile, rispondendo alle domande del legale Alessandro Diddi, Lucci ha cercato sin dall’inizio di respingere le accuse di essere a capo di un gruppo ultrà che commetteva violenze, tra cui un tentato omicidio, e faceva affari illeciti. “Il Milan come fa a mettersi parte lesa, perché il Milan sa benissimo di anni di rapporti tra tutto il direttivo e me. Era la curva a fare da security a Milanello. Era la curva che riportava a Milanello i giocatori quando facevano tardi in discoteca. Sono tanti i segreti che sa la curva sul Milan”, ha detto Lucci, come si legge nel verbale, dopo che il club rossonero, così come l’Inter e la Lega Serie A, è stato ammesso come parte civile per il riconoscimento degli eventuali danni.

“Io ho avuto rapporti con tutti i presidenti del Milan – si legge nelle trascrizioni – io andavo a casa di Berlusconi, non so quante volte, ho parlato di calcio con Berlusconi, ho parlato di calcio mercato, ho avuto rapporti con tutti”. Tutto ciò, ha insistito Lucci che in passato è finito ai domiciliari per questioni di droga che gli vengono contestati persino ora in altre indagini, “per una ragione di gestione della curva e di evitare problemi all’interno dello stadio”. In anni più bui per il Milan c’era quella “voglia di contestare andando contro tutto e tutti” e in quel momento, stando alla versione di Lucci, “subentra un ruolo intelligente di un responsabile” della curva, che “deve avere quel rapporto di comunicazione con il Milan e con i tifosi”.

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Il Fatto Quotidiano

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