Oscar 2026: tra gli italiani candidabili, 4 film dall’anima calabrese

  • Postato il 15 settembre 2025
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Oscar 2026: tra gli italiani candidabili, 4 film dall’anima calabrese

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Verso gli Oscar 2026: sono 4 i film italiani dall’animo calabrese candidabili al prestigioso premio cinematografico


Sono quattro i titoli con un’anima calabrese che concorreranno alla designazione del candidato a rappresentare l’Italia nella selezione per la categoria International Feature Film Award (Premio al Film Internazionale) alla 98/a edizione degli Academy Awards.
Agli Oscar 2026 tra i 24 titoli presi in considerazione ci sono: “Familia” del regista cosentino Francesco Costabile, “Hey Joe” di Claudio Giovannesi e “Il monaco che vinse l’Apocalisse” di Jordan River, entrambi girati in Calabria; ma nella selezione c’è anche “Il nibbio” di Alessandro Tonda che racconta la storia di Nicola Calipari, l’alto funzionario calabrese del Sismi che sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista Giuliana Sgrena.

Il Comitato di selezione, istituito presso l’Anica su richiesta dell’Academy of motion picture arts and sciences, si riunirà per votare e designare il film nella giornata di martedì 23 settembre 2025. A proporre la propria candidatura possono essere solo i film italiani la cui prima uscita theatrical in Italia o in un altro Paese, purché al di fuori degli Usa e dei loro territori, sia avvenuta (o sia in previsione) nel periodo compreso tra il 1 ottobre 2024 e il 30 settembre 2025.

TRA I FILM DALL’ANIMO CALABRESE CANDIDABILI ALL’OSCAR 2026, ANCHE FAMILIA

Familia è il lungometraggio del filmmaker cosentino Francesco Costabile che da tempo ha catalizzato l’attenzione della critica per aver avuto l’audacia di raccontare gli abissi oscuri della violenza domestica. Il film ha ricevuto numerose candidature a prestigiosi riconoscimenti e ha ottenuto il premio al miglior attore non protagonista nell’ultima edizione dei David di Donatello, riconoscendo il valore dell’interpretazione di Francesco Di Leva.

Realizzato con il sostegno della Calabria Film Commission e girato in Calabria tra Pizzo Calabro e il fascino di Villaggio Mancuso, in Sila – in quello che è stato il Grande albergo delle Fate – il progetto cinematografico di Hey Joe, ha profondamente valorizzato le location scelte tanto da meritare la candidatura alla migliore Fotografia di Daniele Ciprì ai Nastri d’Argento. La trama di “Hey Joe”, spiega il regista Giovannesi, si concentra «sulle conseguenze della guerra, sul rapporto tra Usa e Italia raccontato attraverso la relazione tra un padre e un figlio». A prestare il volto per il personaggio principale è stato l’attore e regista James Franco che interpreta un veterano di guerra che vorrebbe recuperare venticinque anni di assenza, ma suo figlio ormai è un uomo ed è cresciuto nella malavita.

LA STORIA DI GIOACCHINO DA FIORE NE IL MONACO CHE VINSE L’APOCALISSE

Joran River ha scelto di raccontare la storia e le visioni di Gioacchino da Fiore ne Il monaco che vinse l’apocalisse, girando proprio nei luoghi che furono di quell’«abate Giovacchino di spirito profetico dotato» descritto da Dante tra gli spiriti sapienti del Paradiso. La pellicola, prodotta e distribuita da Delta Star Pictures e sostenuta dalla Calabria Film Commission, infatti, ha scelto come location Cosenza, San Giovanni in Fiore, Frascineto, Pietrapaola, la Sila cosentina, Zungri e Cutro. Il cast vanta l’attore americano Nikolay Moss e l’australiano-britannico Bill Hutchens ; per il cast italiano, Francesco Turbanti, Elisabetta Pellini , G-Max, Giancarlo Martini e Yoon C. Joyce. Dopo un importante giro tra i festival esteri il Gioacchino di River approderà sulla piattaforma Prime video il prossimo 12 ottobre in contemporanea in Italia e Usa dove l’attenzione sul progetto è alta.

La possibilità di arrivare al cuore di Hollywood è, dunque, una speranza concreta di portare oltre i confini nazionali le storie, i volti, la qualità delle maestranze e i luoghi di una regione che sta trovando una propria dimensione anche attraverso il cinema.

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