Nasce Tafferuglio: il magazine indipendente che racconta Milano con uno sguardo surreale
- Postato il 16 aprile 2025
- Editoria
- Di Artribune
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Esplora tematiche che vanno dalla semiotica al cinema e dalla cultura pop alla critica postmoderna il magazine indipendente Tafferuglio, nato su iniziativa del progetto multimediale Fuori Fuoco Cinema e lo studio di design Ortica Studio che ne cura l’identità visiva. E in che modo lo fa? Con un tono solenne e canzonatorio insieme, per raccontare Milano da un punto di vista surreale e sperimentale, mettendo in discussione il concetto stesso di realtà e i linguaggi contemporanei, tra critica, ironia e creatività.
A Milano nasce il magazine indipendente Tafferuglio: la festa
Tafferuglio letteralmente significa ‘scompiglio vivace e rumoroso’, tanto che le stesse pensatrici e pensatori dietro al progetto si dichiarano folli e giovedì 17 aprile 2025, in occasione del lancio del primo numero, organizzano una vera e propria festa – dalle 18 a mezzanotte – al C.I.Q. Centro Internazionale di Quartiere, in Via Fabio Massimo 19, zona Porto di Mare.

A Milano nasce il magazine indipendente Tafferuglio: si inizia da Porto di Mare
Non a caso, il primo numero s’intitola Tafferuglio a Porto di Mare ed è stato realizzato anche grazie a una raccolta fondi online: “Tafferuglio non è solo un progetto editoriale: è un invito a ripensare i significati, un tentativo di sovvertire le strutture e di generare nuove narrazioni. Il numero zero della rivista è dedicato a tutto ciò che a Porto di Mare c’è, doveva esserci, non c’è mai stato e non ci sarà mai”.

Che cos’è Tafferuglio nelle parole di Arianna Biguzzi
“Siamo un gruppo di filmmaker, per lo più che ha frequentato la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti. Veniamo dal mondo del documentario e non dell’editoria, ma abbiamo pensato che una rivista sarebbe stato il mezzo ideale per uscire dalla descrizione stereotipata di Milano attraverso uno scambio multidisciplinare. Su Tafferuglio non ci preoccupiamo del tono e della forma, nessuno firma con il proprio nome, ma con pseudonimi ironici che spesso hanno a che fare con il cibo o con giochi di parole. La redazione è aperta e non c’è una vera e propria linea editoriale. Anche le biografie sono fittizie”, racconta ad Artribune Arianna Biguzzi di Tafferuglio, aggiungendo come anche il sottotitolo del magazine, “una rivista realista per una città surreale”, è a sua volta interscambiabile in “una rivista surreale per una città realista”. Vedremo come Tafferuglio racconterà Porto di Mare, un’area della città dove effettivamente doveva nascere una enorme darsena direttamente collegata al Po e al mare e dove invece oggi, saltato il progetto, si vive una trasformazione al confine tra città e campagna.
Scopri il programma della serata
Caterina Angelucci
C.I.Q. Centro Internazionale di Quartiere
Via Fabio Massimo 19, Milano
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