Miracoli a pagamento: il business oscuro dei santoni online
- Postato il 26 luglio 2025
- Di Panorama
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Gambe che si raddrizzano, tumori che scompaiono, dolori che svaniscono in un attimo, persone che cominciano a parlare lingue sconosciute infuse – a loro dire – dallo Spirito Santo.
C’è un mondo sconosciuto ai più, che tuttavia è sempre più diffuso. Basta farsi un giro su Internet per scoprire l’esistenza di decine di santoni, pastori e profetesse che dicono di guarire anche dai mali più drammatici, che millantano di avere un legame privilegiato con l’ultraterreno, vaticinano catastrofi o direttamente la fine del mondo.
«Queste persone sono molto seguite, anche da decine di migliaia di proseliti, spesso disperati e proprio per questo facilmente manipolabili e disposti anche a cedere soldi. Perché non è raro che dietro questi fenomeni ci sia un fine economico e nulla più», spiega Lorita Tinelli, psicologa e fondatrice del Cesap (Centro studi abusi psicologici), che da anni è in prima linea contro tutto ciò che è culto abusante. L’impressione, in effetti, è che siamo davanti a un fenomeno incontrollato. Basti ricordare Roberto Amatulli, ex parrucchiere di Bari che qualche anno fa seguiva una chiesa pentecostale del capoluogo pugliese. A un certo punto, però, è stato cacciato. Il motivo? Si era messo lui a predicare, battezzare le persone in mare o all’occorrenza in piscine per bambini. E, soprattutto, a fare guarigioni. Le sue pagine social sono piene di testimonianze e video in cui Amatulli, parlando lingue incomprensibili, raddrizza le gambe o scaccia il demonio.
E mentre lui attrae come un calamita chi vuol crederci, ci sono persone disperate come Tonia: è la mamma di Marianna, una donna di 40 anni che ha lasciato tutto (compreso i suoi due figli) per andare via da Bari e seguire Amatulli: «Sono sei anni», racconta Tonia, «che non la vedo. E sono cinque anni che lei non sente i suoi figli, nel frattempo dati in affidamento a me. Sono disperata», rivela scoppiando in lacrime. Anche perché Marianna pochi mesi fa ha avuto un altro bimbo proprio da Amatulli. In uno dei tanti video pubblicati sui social si vede il neonato (Eliseo) mentre viene “unto” e “benedetto” dal papà-pastore. «Io mi chiedo come crescerà questo bimbo», si dispera Tonia. «Per quell’uomo tutto è peccato: guardare la tv, ascoltare la musica, uscire con gli amici! Ancora mi ricordo quando i primi due figli di Marianna avevano la febbre. Lei diceva: “Il pastore ha detto che le medicine non servono, si guarisce con la preghiera”. Ero io che andavo di nascosto e davo loro le medicine!».
Dal Sud ci spostiamo al Nord dove “opera” la profetessa Fatima con una sua piccola chiesa pentecostale (non riconosciuta però dall’Adi, l’ente di culto ufficiale degli evangelici): il pomeriggio ci sono le funzioni religiose, la mattina invece si va al mercato ad “evangelizzare”. Noi siamo andati da lei, chiedendo un appuntamento e fingendo un grave male ai polmoni. «Avete fatto bene a venire qui, questa è la chiesa dei miracoli. Qui avvengono miracoli», dice agli autori di questo articolo appena li vede. Poi spiega come funzionerebbe: «Non sono io che guarisco, ma Dio si serve di me per fare del bene. Già mi è capitato di guarire da mali come questo», ci rassicura.
E allora come fare? «Intanto cominciate a pregare, leggete la Bibbia. E poi è necessario che veniate qui, questa è la vera casa di Gesù». Peccato che, chi ha frequentato questo mondo, ci aggiunga qualcosa in più: «Da alcune testimonianze che il Cesap ha raccolto», spiega infatti la dottoressa Tinelli, «pare che la profetessa chieda la decima, ovvero la decima parte dello stipendio. E non è l’unica: è una “pratica” di cui si parla anche nella Bibbia per cui i pastori giustificano la richiesta con quanto scritto nelle Sacre scritture. E le persone, facilmente manipolabili perché magari in un momento di fragilità, cedono».
Nulla di più facile, dunque. Ed è facile anche per “fratello Giuseppe”. Fino a poco tempo fa nulla di più si sapeva sul suo conto. Non il nome, non il volto. Semplicemente faceva delle dirette online tramite la sua radio, Radio Blast, che raccoglie qualcosa come 50 mila follower. Durante questi live fratello Giuseppe non si è mai fatto vedere in volto. Eppure le cose propinate non sono di poco conto: per questo predicatore la fine del mondo è vicina, a breve arriverà l’anticristo. E poi, ovviamente, le solite guarigioni esercitate anche a distanza e tramite dirette radio. Per fratello Giuseppe, poi, tutto è figlio del demonio: la musica, la tv, i giornali. Addirittura l’incidente aereo di qualche settimana fa in India era facilmente prevedibile perché, parole sue, «gli aerei Boeing americani non sono benedetti da Dio, bisogna evitarli come la peste». Ebbene, dopo una lunga inchiesta condotta da Farwest, la trasmissione di approfondimento di Rai3 condotta da Salvo Sottile, è emerso che dietro il nome di “fratello Giuseppe” si nasconda Giuseppe Avenia, ex leader italiano dei “Bambini di Dio”, setta internazionale fondata da David Berg che propugnava esattamente gli stessi concetti avanzati oggi da Avenia. Una setta finita in decine di scandali a causa degli abusi sessuali commessi sui bambini sin dalla più tenera età. Ovviamente lui, il pastore, nega ogni accostamento a quella realtà. Eppure resta un dubbio: perché un predicatore seguito da oltre 50 mila persone non dice il suo nome e non si fa vedere in volto? La sua risposta lascia attoniti: «Ci sono troppi diavoletti sul Web».
Chi non ha paura di metterci la faccia è un altro pastore, anche lui non riconosciuto dall’Adi: Walter Biancalana. Basta seguire la sua pagina social o vedere i suoi video per rendersi conto della mole di guarigioni che avvengono durante le sue prediche. Quelli di Biancalana sono veri e propri tour in tutta Italia: parliamo di riunioni e conferenze organizzate da Nord a Sud, durante le quali frotte di persone cominciano a parlare lingue “spirituali”, svengono con la sola imposizione delle mani e guariscono da ogni tipo di male: tumori, sclerosi, mal di schiena, artrosi. Nel corso di un evento ha anche spiegato che malattie come il diabete o l’artrite nascono, in realtà, «dall’anima».
Certo, Biancalana pubblica messaggi che gli arrivano dai “fedeli” con le testimonianze di guarigione. Che ci siano però prove mediche di tali guarigioni diventa decisamente più arduo dirlo, dato che nulla viene rivelato a riguardo. Quel che è certo è che a ogni evento girano buste per la raccolta di donazioni, senza dimenticare i libri che Walter Biancalana pubblica tramite quella che sembrerebbe la sua casa editrice: WB. L’ultima testimonianza pubblicata dal pastore arriva addirittura dall’Argentina perché, sì, anche Biancalana guarisce a distanza: «Mia moglie è da tempo sofferente di mal di schiena. Gli hanno fatto tante cose senza risultati. Diversi mesi fa, ascoltando un tuo insegnamento ha sentito come due mani sulla schiena e la gobba che aveva è sparita».