Mario Vargas Llosa è morto. Nobel 2010, ultimo superstite della grande letteratura latinoamericana del ‘900
- Postato il 14 aprile 2025
- Libri
- Di Blitz
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Lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa è deceduto questa domenica a Lima. Lo ha reso noto suo figlio Álvaro sul suo account ufficiale di X. “Con profondo dolore, rendiamo pubblico che nostro padre, Mario Vargas Llosa, è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace”, ha scritto.
Aveva da poco compiuto 89 anni
Nato ad Arequipa il 28 marzo del 1936, il premio Nobel per la letteratura del 2010 aveva appena compiuto 89 anni. Per volontà della famiglia i funerali saranno celebrati in forma privata e, rispettando le sue volontà, le sue spoglie saranno cremate.

Ultimo sopravvissuto di una formidabile generazione protagonista del cosiddetto boom latinoamericano insieme a scrittori come Garcia Marquez (cui spesso fu contrapposto), Carlos Fuentes, Julio Cortazar, sarebbe tuttavia davvero ingeneroso e riduttivo circoscrivere l’importanza di Vargas Llosa alla sua collocazione geografica.
Versatile e sempre soccorso da una vena creativa inesauribile, ha attraversato i generi e i linguaggi, dal romanzo storico al thriller, dal racconto realista all’humor sofisticato. Impegnato anche in politica, da liberale si candidò alla presidenza del Perù, per essere sconfitto nel 1990 da Alberto Fujimori, che da allora impresse una svolta autoritaria al Paese.
Nel giorno del lutto ci piace ricordare i titoli di una ricca produzione letteraria. Conversazione nella «Catedral» (1969), La zia Julia e lo scribacchino (1977), Chi ha ucciso Palomino Molero? (1986), Il caporale Lituma sulle Ande, Il pesce nell’acqua (1993), Il Paradiso è altrove (2003).
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