L’imbroglio iraniano dei colloqui
- Postato il 28 agosto 2025
- Di Il Foglio
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L’imbroglio iraniano dei colloqui
Come previsto, i colloqui di ieri a Ginevra tra i cosiddetti E3 (Regno Unito, Francia e Germania) e l’Iran, il secondo round dopo quelli del mese scorso a Istanbul, sono andati a vuoto. Le tre potenze europee hanno cercato di ridare vita al dialogo sul programma nucleare iraniano, dopo i bombardamenti da parte degli Stati Uniti dei siti nucleari iraniani e la crisi con Israele, e prima della deadline di ottobre, quand’è prevista la scadenza della sospensione delle sanzioni contro il paese sulla base dell’accordo del 2015. Ma come previsto, non ha funzionato: ieri Reuters, citando fonti anonime, ha scritto che l’ultimatum che gli europei avevano portato al tavolo – l’accettazione di una riduzione del livello di arricchimento dell’uranio e la riapertura dei canali di dialogo con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica – non ha funzionato, e già oggi potrebbero consegnare al Consiglio di sicurezza dell’Onu la lettera in cui si richiede l’attivazione del cosiddetto meccanismo “snapback”, cioè il ritorno delle sanzioni.
Ieri il ministro degli Esteri iraniano Seyyed Abbas Araghchi ha detto che Teheran ha già parlato con Pechino e Mosca per rispondere. Teheran tira ancora la corda, vuole accordarsi con l’Aiea, e nel frattempo la minaccia: secondo un’esclusiva del Wall Street Journal, Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia, sarebbe da settimane sotto scorta a seguito di una specifica minaccia iraniana. L’Iran accusa Grossi di aver pubblicato falso materiale nei recenti rapporti sulle attività nucleari di Teheran. Solo due giorni fa l’Australia ha espulso l’ambasciatore iraniano, colpevole di diversi attacchi incendiari e violenti, di natura antisemita, su territorio australiano. Il regime iraniano, la cui popolazione è piegata dalla carenza di elettricità e di acqua, continua a girare attorno al problema, a dettare tempi e condizioni dei negoziati con l’occidente mentre rafforza le sue alleanze con i nemici dell’occidente. I colloqui, di fronte a così tante sfacciate violazioni, sembrano sempre di più degli inutili esercizi diplomatici.